Come diventare lo Steve Jobs della Ristorazione italiana usando questo semplice “trucco”.

A meno che tu non abbia passato gli ultimi 19 anni della tua vita rinchiuso nel tuo Ristorante, sicuramente conoscerai Steve Jobs e, anzi, avrai sentito praticamente qualsiasi cosa sul suo conto. Del resto si è detto tutto e il contrario di tutto sulla sua persona e sulla sua vita. Eppure, nonostante tutto questo “rumore” mediatico, in Italia, almeno quando si parla di Ristorazione, si fa il contrario di ciò che “predicava” quel sant’uomo.

E cosa predicava quel sant’uomo di così importante? Beh, uno dei suoi slogan più famosi era “Be different”. Ossia “Sii diverso”. Era un originalone 🙂

Però in Italia, purtroppo è un dato di fatto, ogni ristorante è la copia fatta e finita di un altro ristorante.

Infatti là fuori ci sono ristoratori-cloni a capo di ristoranti-cloni che offrono piatti-cloni stampati su menù-cloni serviti da camerieri-cloni che usano frasi-clonate per intrattenere quei poveri avventori che ancora hanno la forza spirituale di andare a mangiare fuori casa.

Come se non bastasse, i siti internet son tutti uguali, con contenuti identici, scopiazzati un po’ qui e un po’ là. E le offerte? Sempre le stesse. I modi per pubblicizzare il proprio ristorante? “ Quello che prende lui, grazie.”

Addirittura, ora che è di moda l’essere “social” e tutti si spostano su Facebook indovina un po’? Anche tutte le pagine Facebook gestite nella stessa maniera.

Zero inventiva, zero innovazione, zero emozione.

Il brutto è che tutti i ristoratori hanno sempre fatto così perché tutti gli altri ristoratori hanno sempre fatto così.

Non si cela una strategia dietro a tutto ciò. Non c’è una vera motivazione logica alla base di questo. Tutti fanno così perché così fan tutti. Quindi oltre al danno (copiare) anche la beffa (farlo male e senza motivo).

Il risultato di tutto questo “clonare” è un’offerta da parte dell’industria della ristorazione omologata, ripetitiva, indifferenziata e,
non hai ida di quanto mi faccia male scriveerlo, banale.

Ma perchè ti sto dicendo tutto questo? Per un semplicissimo motivo:

Essere uguali alla concorrenza significa essere medi. Essere medi equivale ad essere mediocri. Ed essere mediocri è la via più veloce per far scappare i tuoi ospiti e non vederli tornare mai più.

Quindi, mi domando:

Dove sono gli Steve Jobs della Ristorazione Italiana?

Mi permetto di spiegarti brevemente chi è Steve Jobs perché conoscere la sua storia ti fornirà così tanti spunti che avrai voglia di rivoluzionare completamente la tua idea di Ristorazione!

Volendo riassumere all’osso, ti faccio un esempio. Hai presente tua figlia che piange e strilla come un demone perché vuole a tutti i costi quel telefonino da 700 e rotti euro con la mela dietro? Ecco, colpa di Steve Jobs, l’ha inventato lui 🙂

Ora, la domanda diventa:

“Com’è possibile che un uomo – da solo e con tutta la dirigenza aziendale contro – abbia potuto inventare, progettare, produrre e vendere a milioni di persone un telefonino al triplo del prezzo standard di tutti gli altri concorrenti già radicati sul mercato?”

Ti assicuro che se leggerai le righe che seguono non solo capirai il perché, ma anche come potrai utilizzare gli stessi principi utilizzati dal nostro amico Steve Jobs nel tuo ristorante per aumentare incassi e profitti.

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Partiamo dal comincio: Steve Jobs è il fondatore di Apple Computer, una società che vale attualmente all’incirca 600 miliardi di dollari. Nono, non hai sbagliato a leggere. Quel numero è davvero un “seicento” e quelle parole sono proprio “miliardi di dollari”. E’ una cifra che mette un po’ in soggezione.

Bene, la sua storia è stata un susseguirsi di alti e bassi. Fonda la sua azienda nel 1977 e la porta a fatturare quasi e 2 miliardi di dollari nel giro di 4 anni. Il pargolo sembrava avere già all’epoca il fiuto per gli affari!

Nel 1985 viene licenziato dalla sua stessa azienda (!) per divergenze con la direzione. Nel giro di 12 anni, senza il suo fondatore al comando, l’azienda accumula 1 miliardo di debiti.

Nel 1997 Steve riprende in mano le redini di Apple Computer e da il via ad una vera e propria rivoluzione industriale. In un anno non solo paga tutti i debiti, ma fa 309 milioni di dollari di utili. Sembra che il re sia tornato più incazzato di prima.

Nei 10 anni successivi crea una linea di Computer talmente innovativa da diventare un fenomeno sociale, stravolge il mercato della musica (ma anche la concezione di musica stessa) lanciando l’iPod e decide di strafare inventando l’iPhone, il primo “Telefonino Intelligente”  che semplicemente spazza via tutti i concorrenti senza colpo ferire.

Steve Jobs entra ufficialmente a far parte di quell’elitè di imprenditori che hanno piegato la storia, gli eventi e le avversità al proprio volere, diventando un vero e proprio “caso studio” per chiunque voglia fare Business con la “B” maiuscola.

Ok, mi dirai, bella storia e sicuramente d’ispirazione, ma che me ne faccio visto che la gente viene da me per mangiare e non per acquistare un telefonino da 700 euro?!

Ed è qui che sbagli.

>>La gente non viene nel tuo ristorante per mangiare.<<

Esattamente come le persone che acquistano un prodotto Apple non acquistano un semplice oggetto elettronico.

Lascia che ti spieghi prima che ti venga voglia di chiamare la neuro, seguimi:

Le persone vengono nel tuo ristorante per comprare una emozione, non il cibo.

Ancora piuttosto fumoso dici? Continuiamo.

Quando una persona acquista un prodotto Apple, non acquista un mero oggetto inanimato. Non acquista un computer, non acquista un cellulare e non acquista un dispositivo per ascoltare la musica.

Acquista lo status di “figo” che il possedere quell’oggetto gli conferisce.

Acquista l’essere “invidiato” dai propri amici perché si può permettere un oggetto dal costo insensato, acquista “ammirazione” della sua cerchia di conoscenze perché possiede un prodotto di tendenza (e quindi lui è di tendenza) e acquista l’essere “alternativo”, “originale”, “non banale” che i prodotti Apple conferiscono a chi li acquista.

Sai cosa voglio arrivare a dirti?

Che le persone acquistano l’emozione associata ad un prodotto e NON il prodotto!

Cioè: le persone acquistano per ragioni emotive, e non razionali.

E lo stesso vale per qualsiasi acquisto, anche quando si tratta di venire a mangiare nel tuo ristorante. Quando una persona sceglie il ristorante dove passare la propria serata, difficilmente lo fa basandosi su motivazioni DAVVERO RAZIONALI. Non sceglie su base logica, ma su base puramente emotiva. Siamo fatti così, che ci vogliamo fare? 🙂

Praticamente mai una persona sceglie un ristorante piuttosto che un altro perché in quel locale si mangia DAVVERO bene, o perché i prodotti sono DAVVERO di qualità superiore o perché i sapori sono DAVVERO inconfondibili.

Dopotutto, ti domando, se fosse vero che la gente guarda alla qualità perché Mc Donald continua a fatturare miliardi e a crescere anno dopo anno? Perché le persone scelgono il “cibo spazzatura” o quello surgelato quando non hanno dalla loro parte nemmeno la scusa del prezzo più basso?

Te lo dico io: perché le persone acquistano per ragioni puramente emotive, e non razionali. Funziona così. Devo dire che quando mi hanno svelato questo retroscena dell’animo umano sono rimasto a bocca aperta. Ed è proprio il motivo per cui sto scrivendo queste righe cercando di trasmtetterti queste nozioni. Ma andiamo avanti.

Una persona sceglie di cenare in un locale perché “va di moda”, perché “ci vanno tutti” o perché – al contrario – è un posticino poco conosciuto e questa persona vuole che gli venga attribuito lo status di “originale”.

Una persona sceglie quel locale in particolare perché è un locale frequentato da ricconi snob e anche questa persona vuole sentirsi parte di quella fetta di società. Oppure perché lo Chef del ristorante utilizza solamente prodotti BIO e naturali e questa persona è molto attenta all’ambiente, all’eco-sostenibilità e alla filiera corta e vuole sentirsi parte di qualcosa di grande.

Le persone vengono a mangiare nel tuo ristorante perché vogliono acquistare lo status che il mangiare nel tuo ristorante conferisce loro, e non il tuo cibo!

Perdonami se non sono stato chiarissimo ma non è semplice spiegare un concetto così complesso usando il mezzo scritto. Spero di averti trasmesso il significato delle mie parole. Quindi, siam arrivati al punto che le persone acquistano per ragioni puramente emotive, e non per ragioni razionali. Steve Jobs questo lo ha capito molto bene e lo ha dimostrato scientificamente con i numeri.

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Quindi, ti starai domandando: “Tutto questo significa forse che la qualità del prodotto stesso è un fattore non importante?”

Assolutamente no, anzi!

Infatti, se è vero che le persone acquistano per ragioni esclusivamente emotive, è altrettanto vero che le persone utilizzano argomentazioni razionali per giustificare i loro acquisti emotivi!

Te lo ripeto perchè questo passaggio è fondamentale:

Le persone utilizzano argomentazioni razionali per giustificare i loro acquisti emotivi!

Infatti, per quanto ora tu sia consapevole del fatto che le persone vengono nel tuo ristorante per acquistare una emozione, devi essere altrettanto consapevole che non lo ammetteranno mai 🙂

Verranno a mangiare da te per acquistare la “ragione emotiva” con la quale sono stati attirati e, se questa verrà mantenuta, allora giustificheranno la loro scelta con argomentazioni razionali (come la qualità del cibo, il gusto inconfondibile del vino, l’atmosfera del locale ecc).

Con questo voglio dirti che non puoi servire cibo spazzatura e nasconderti dietro l’emozione che suscita il tuo locale, perchè le persone si accorgono quando un locale è “tutto fumo e niente arrosto”.

Detto ciò, voglio domandarti:

– Cosa hai fatto finora per fornire una motivazione emotiva valida ai tuoi clienti per preferirti rispetto a tutti gli altri concorrenti?

– Offri un esperienza unica nel suo genere? Offri un qualcosa di veramente speciale alla tua clientela? Offri emozioni vere, palpabili, reali?

– Oppure offri esattamente le stesse emozioni, le stesse esperienze e le stesse sensazioni che offre tutta la tua concorrenza?

Nel momento in cui riuscirai a dare una risposta alle domande che ti ho appena elencato, i fatturati del tuo ristorante esploderanno alla velocità della luce. Perchè il segreto del successo di una qualsiasi attività commerciale è tutto nella risposta a quelle domande.

Inoltre ricordati un’altra cosa:

Ricordati che i tuoi clienti cercano tutto ciò che è diametralmente opposto alla mediocrità.

Cercano un’emozione, un’avventura culinaria, un’esperienza sensoriale a 360 gradi. Cercano stupore, magia, incredulità. Cercano qualcosa che faccia venire loro voglia di tornare nuovamente dentro il tuo locale.

Ma, SOPRATTUTTO, cercano qualcosa di cui vale la pena parlare con i propri amici e conoscenti.

Quindi:

Ecco il semplice trucco usato da Steve Jobs che cambierà drasticamente in meglio le sorti del tuo Ristorante

Il trucco è piuttosto semplice ed è il seguente:

“Fornire ai tuoi clienti una ragione emotiva che NESSUN altro è percepito come in grado di offrire.”

Posso assicurarti che quando coglierai a fondo il significato della frase che hai appena letto, i tuoi affari decolleranno istantaneamente, i clienti torneranno soddisfatti e si instaurerà quel tanto sperato passaparola che contribuirà a far conoscere il tuo locale in maniera totalmente gratuita.

Credimi, ti sta parlando uno che ci ha messo ANNI per capire questo trucchetto. Se lo userai a tuo vantaggio, non ci sarà concorrenza o crisi che potrà infastidirti, non ci saranno creditori o debitori che ti potranno fare paura, sarai semplicemente imbattibile.

E ho una ulteriore buona notizia per te: davvero pochi (pochissimi!) locali in Italia riescono a fornire una ragione emotiva valida ai propri clienti. Semplicemente perché nessuno ha mai insegnato loro come si fa.

E quei pochi che ci sono riusciti lo hanno fatto… per caso! E’ la triste realtà. Una serie di eventi fortuiti (o intuizioni brillanti, questo ancora non l’ho capito) che hanno guidato il ristoratore nella giusta direzione. Ma niente più. Niente più perchè nessuno prima d’ora in Italia aveva pensato a questi aspetti dal punto di vista di RistoratoreTop™.

Di conseguenza, se non sei in grado di fornire una ragione emotiva che ti sembra valida, o se vuoi essere certo di fornirne una davvero attraente, puoi contattarci e saremo felici di realizzarla appositamente per te.

Infatti, accedendo al servizio Ristoratore Top™ hai a disposizione la nostra consulenza professionale per migliorare anche questo aspetto del tuo Business.

Ricordati che Ristoratore Top™ è il primo servizio in Italia specializzato ne fornire un sistema di acquisizione clienti misurabile per Ristoranti.

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Per contattarci puoi cliccare qui e inserire i tuoi dati.

Saremo felici ed onorati di lavorare al tuo fianco per fornire ai tuoi clienti una valida ragione emotiva per preferirti a tutti i tuoi concorrenti.

In alto i calici.

(c) Lorenzo Ferrari
CEO & Direttore Marketing
RistoratoreTop

6 risposte

  1. Ho letto diverse volte l’articolo, e ammetto che nonostante ovviamente abbia capito il concetto, non è semplice capire, come? Perche? e Cosa? spinge le persone ad acquistare secondo questo tipo di algoritmo.

    A me non sembra immediato comprendere a fondo il comportamento di acquisto delle persone.. o sbaglio?

    1. Ciao Daniele, no. Non è assolutamente immediato capire a fondo come, perchè e cosa le persone acquistano.
      E non è nemmeno facile! Però, se si riesce a farlo, allora è praticamente impossibile vedere fallire le proprie aspettative di vendita.

      Quindi, se ti trovi un poco spiazzato di fronte ad una novità del genere, tranquillo, non sei il solo 🙂

      E’ il motivo per cui occorre necessariamente rivolgersi a professionisti che sappiano decodificare il processo d’acquisto dei clienti e utilizzarlo per aumentare le vendite dei loro locali. Qualcuno tipo RistoratoreTop.

      Un saluto, a presto

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