Il sogno di aprire un ristorante è condiviso da molte persone in tutto il mondo, ma spesso il processo di avvio può sembrare scoraggiante e complesso. Tuttavia, con la giusta pianificazione e un po’ di pazienza, aprire il tuo ristorante può essere un’esperienza gratificante e soddisfacente.
Ma cosa serve per aprire un ristorante al giorno d’oggi?
Con la nostra breve guida voglio aiutarti a chiarire quali sono i passaggi fondamentali per aprire un ristorante senza problemi.
Cosa serve per aprire un ristorante
Possiamo dividere questa guida in 5 punti focali:
- Pre produzione
- Operatività
- Licenze e autorizzazioni
- Il personale
- Il marketing
Pre produzione
La prima fase quella denominata “Pre Produzione” riguarda tutte quelle attività che devi andare a compiere prima ancora di trovare le mura che ospiteranno il tuo ristorante.
Il tuo obiettivo in questa fase è di redigere quello che sarà il Business Plan, quel documento che identifica il tuo ristorante sotto ogni aspetto.
Inizia col definire che tipologia di locale vuoi creare se un ristorante, una pizzeria o magari un cocktail bar.
Questo primo passaggio ti permetterà fare un’analisi territoriale sulla concorrenza e il target di riferimento.
Ti faccio un esempio pratico: se vivi in una cittadina di 400 anime e ci sono già 10 pizzerie, o sei un mostro sacro dell’impasto o aprirne un’undicesima, forse, non è una gran mossa. Ma potresti valutare l’idea di puntare su un’hamburgeria perché non ce n’è neanche una nel raggio di 100 chilometri.
Uno degli enti di riferimento per fare questo tipo di ricerche geolocalizzate è indubbiamente Movimprese. Attraverso il loro portale sarai in grado di valutare il numero di attività, divise per categoria, nella tua zona (e anche quelle che nel tempo hanno chiuso!)
Per una panoramica sul settore Ristorazione estesa a tutto l’italico stivale il nostro Osservatorio Ristorazione sono diversi anni che si occupa di analizzare i dati forniti dai principali enti italiani col fine di fornire un ritratto dettagliato della ristorazione dell’anno appena trascorso.
Proprio in questi giorni è uscito il Rapporto Osservatorio Ristorazione 2023, un documento che DEVI leggere se OGGI stai pensando di aprire un ristorante.
Fatte le dovute indagini di mercato e aver deciso che tipologia di locale aprire, non ti resta che fare in modo di non essere uno dei tanti nello stesso settore.
La domanda che dovresti farti è “Perché un cliente dovrebbe scegliere me rispetto a Pinuccio?”
Con tutto il rispetto per Pinuccio, che sicuramente farà una pizza buonissima, ma lui dalla sua ha una carta vincente: è lì da prima di te.
Quindi in che modo puoi renderti appetibile?
Prima di pensare a come attirare nuovi clienti o investire in marketing, ogni attività nel campo della ristorazione deve creare la sua Identità Differenziante. Ovvero devi trovare quell’attributo che ti permetta di distinguerti dalla concorrenza e diventare riconoscibile dalla tua clientela.
Grazie all’Identità Differenziante, inoltre, stabilirai quali sono i valori della tua azienda e il come li vuoi comunicare ai tuoi clienti.
Insomma, quando concluderai questa fase conoscerai ESATTAMENTE per filo e per segno la realtà ristorativa che ti circonda e soprattutto che tipologia di attività stai andando ad aprire.
Operatività
Bene, ora ti manca ancora una cosa molto importante che ti serve per aprire un ristorante.
Il ristorante.
Sembra una battuta da quattro soldi, ma giuro che non lo è.
Ora devi trovare la location giusta valutando n-mila fattori:
- Posizione e accessibilità: è una location (è in una zona ultra-frequentata) o una destination (devi portare i clienti con il marketing)? C’è spazio per un parcheggio? È in una zona ZTL? Quante realtà simili ci sono nelle vicinanze? Non sottovalutare questo aspetto, perché è determinante.
- Gli spazi: devi valutare se la metratura e la disposizione degli spazi è adatta alle tue esigenze. Dalle dimensioni della cucina, al magazzino devi avere tutti i dati necessari per essere in grado di valutare accuratamente le condizioni dell’immobile che vorresti prendere in affitto.
- Costi: che tu voglia comprare o affittare devi considerare tutte le tipologie di spese accessorie, come le utenze, la manutenzione, eventuali regolamentazioni locali,…
Trovare la giusta location è più impegnativo di quello che si pensi. È pressoché impossibile trovare un immobile che calzi a pennello col progetto che hai in testa, ma raccogliendo tutte le informazioni nel dettaglio sarai in grado di ponderare una scelta rispetto un’altra.
Se per te è fondamentale avere un magazzino enorme, magari sarai disposto a rinunciare a un metro quadro in cucina e viceversa.
Veniamo alle vere rogne.
Licenze e autorizzazioni
Spero non serva dirlo, ma indipendentemente dalle dimensioni o dal tipo di ristorante, è essenziale rispettare tutti i regolamenti del settore ed essere in possesso di tutti i permessi necessari per aprire (e rimanere aperti) in tranquillità.
Ottenere i permessi corretti può essere un processo dispendioso in termini di tempo e denaro, ma vale la pena assicurarsi che il ristorante sia conforme a tutte le leggi necessarie in materia di salute e sicurezza.
Immaginiamo che tu stia facendo una corsa a ostacoli.
Il primo che devi superare è l’ASL, l’ente che certifica l’idoneità del tuo locale a ospitare un’attività di ristorazione dal punto di vista sanitario.
La lista di cose che devi tenere sotto controllo è veramente infinita e risulterebbe anche impensabile che tu possa essere a conoscenza di ogni singola normativa. Per questo motivo generalmente ci si appoggia a un consulente esterno che conosca a menadito il settore, come ad esempio un architetto.
Sei ancora sul rettilineo, prima di affrontare la prima curva devi superare ancora un ostacolo chiamato Certificazione HACCP, un attestato relativo alla sicurezza alimentare. Questo sistema garantisce che il cibo sia preparato, conservato e servito in modo sicuro per il consumo umano, prevenendo il rischio di contaminazione da agenti biologici, chimici o fisici.
Finalmente puoi affrontare la prima curva, ma è qui che si vedono gli eroi.
In serie troverai tutte le documentazioni fiscali:
- Apertura Partita IVA;
- Iscrizioni all’INPS e all’INAIL;
- Registrazione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) al Comune di pertinenza;
- Iscrizione al registro delle imprese della Camera di Commercio;
- Acquisizione della licenza commerciale;
Da aggiungersi:
- Autorizzazione all’esposizione dell’insegna;
- Comunicazione all’agenzia delle dogane nel caso di vendita di alcolici;
Ma tranquillo, a correre non sarai tu, ma bensì il tuo commercialista.
Tu dovrai solo fare una cosa essenziale: pagare.
Il personale
Il personale in questi anni scarseggia ed è sempre più difficile trovare persone che vogliano lavorare nella ristorazione.
Sempre meno studenti si iscrivono alle scuole alberghiere (fonte: Rapporto Osservatorio Ristorazione 2023) e di conseguenza l’offerta di personale è sempre più ristretta.
Oltre ai classici metodi per trovare personale (portali, annunci, scuole alberghiere,…) voglio portarti degli esempi di chi è stato lungimirante e ha attuato una serie di azioni interne all’azienda volte proprio a sopperire questa mancanza. Un esempio è quello di Antonio Civita, CEO di Panino Giusto, che abbiamo intervistato qualche tempo fa.
Dopo uno studio e un ragionamento sul settore della ristorazione italiana si è reso conto che sempre più difficilmente si sarebbero riuscite a trovare determinate figure in ogni reparto dell’azienda, dalla cucina agli uffici.
Così ha deciso di creare un’Accademia di Formazione in modo da formare e creare le figure necessarie direttamente all’interno dell’azienda.
In realtà più piccole come Il Girone dei Golosi di Cento (Ferrara) troviamo la loro Girone Academy, una vera e propria scuola di cucina dove gli iscritti possono imparare i trucchi del mestiere. Questo evento è più rivolto alla fidelizzazione dei clienti che alla ricerca del personale, ma sicuramente potrebbe darti la possibilità di trovare un talento nascosto.
In parole povere. Se cerchi delle figure con delle determinate caratteristiche devi fare in modo che siano loro a venire da te.
E dal Girone Academy ci colleghiamo per forza di cose all’ultimo punto di questa guida: il marketing.
Marketing
Ultimo punto, ma essenziale. La cosa più importante di cui devi essere a conoscenza è che il tuo scopo primario sarà quello di acquisire clienti e non di guadagnare su di loro.
Potrà suonare strano, ma è proprio così.
Inizialmente, potrebbe essere necessario che tu mantenga prezzi bassi e concorrenziali per attirare clienti e far conoscere il tuo ristorante (specialmente se non fai marketing nel modo corretto)
Questo potrebbe comportare di essere in perdita per qualche mese, ma il tuo obiettivo in questa fase è quello di far tornare i clienti più e più volte.
Solo quando avrai una base solida di clienti fidelizzati, allora potrai iniziare a guadagnare.
Infatti è importante creare un’esperienza positiva per il cliente in modo da farlo tornare e che sia spinto a consigliare il tuo ristorante ad amici e parenti.
Il marketing in questo ti aiuta a trovare le strategie giuste per raggiungere il pubblico giusto. Ad esempio, la promozione sui social media può essere efficace per raggiungere un pubblico più giovane, mentre la pubblicità locale può essere utile per attirare i residenti della zona.
Crea velocemente una base solida di clienti e potrai iniziare a guadagnare e facendo crescere, di conseguenza, anche il tuo ristorante.
Il marketing è un tuo fedele alleato, se vuoi approfondire maggiormente l’argomento noi di RISTORATORETOP da più di 10 anni ci occupiamo di consulenza e formazione per ristoratori, oltre a fornire una bella libreria di Risorse Gratuite a cui devi assolutamente accedere.
Spero questa breve guida ti abbia aiutato a capire cosa serve per aprire un ristorante e come affrontare le prime difficoltà a cui potresti andare incontro.
In bocca al lupo per la tua nuova avventura e come sempre…
#daicazzo
Crew RISTORATORETOP