Vuoi vendere di piu con il Ristorante? Anche se c’è crisi, crisi, crisi. Si è possibile. So che non si sente parlare d’altro: solo di crisi. E’ praticamente l’argomento cardine di ogni discussione. L’inizio e la fine di ogni discorso.
Questa parola è entrata talmente tanto a far parte del nostro quotidiano che più che una semplice “contrazione dei consumi” sta diventando una mania. Una psicosi di massa.
E spero fortemente che tu non sia uno di quelli che si trova al bar sotto casa per alimentare queste dicerie e che non vede l’ora di lamentarsene.
Purtroppo, se rientri nell’identikit che ho ti ho appena fornito, ho delle brutte notizie per te.
Infatti questo articolo non parla né di come si stava meglio quando si stava peggio, né di quanto con l’euro sia aumentato tutto e neppure del fatto che i giovani d’oggi non assomiglino nemmeno lontanamente a quelli di una volta 🙂
Questo articolo parla di soluzioni concrete al periodo economico che stiamo attraversando. Se sei interessato a conoscerle, prosegui con la lettura.
Sei ancora con me? Ottimo, allora ho un segreto da svelarti…
…Non c’è nessuna crisi. Quella in cui viviamo è la normalità.
Caro Ristoratore, so che è dura da accettare, ma siam messi così. Non ci sarà nessuna “ripresa”, né oggi né domani. Ehy, attenzione: non sto dicendo che non ci saranno tempi migliori (anche se nel breve periodo posso assicurarti NON vedremo tempi migliori).
Ti sto dicendo che se paragoni la situazione economica DI ADESSO alla situazione economica PRIMA DELLA CRISI, stai pur tranquillo che non si tornerà mai più a quei livelli di benessere. Né domani, né prossimamente, né mai. Non in Italia almeno! (e se hai intenzione di trasferirti su una spiaggia Caraibica… ricordati di me!)
Quindi, fammi la cortesia di credermi: questa che stiamo vivendo è la normalissima normalità del 2014. Non c’è “crisi”. E’ un periodo economico come tanti altri.
Capisco la tua reticenza nel credere a ciò che ti sto dicendo, ti assicuro. Del resto eravamo abituati piuttosto bene: perché eravamo abituati a tutt’altra normalità. Il boom economico, le vacche grasse e le sale piene. Non è forse vero che qualche anno fa giravano più soldi? E la gente spendeva più volentieri e senza farsi troppi problemi?
Possiamo scommetterci il conto in banca entrambi che è vero.
Ma oggi no. Ora le cose sono cambiate e questo è lo scenario che ci troviamo ad affrontare.
Abbiamo quindi due possibilità:
- Continuare a rivangare il passato, con grandi pacche sulle spalle e tante frasi auto-celebrative, parlando di economia-champagne e dei bei tempi che furono;
- Ci diamo una svegliata e iniziamo ad intavolare soluzioni concrete ai problemi reali di oggi.
Io sono un fermo sostenitore della seconda ipotesi. E spero lo sia anche tu!
Non perché sia un sadico irresponsabile, ma perché ho capito da molto tempo che non ci sono alternative: o ci adattiamo, o soccombiamo. E attenzione, siamo sulla stessa barca. Non è che tu vivi in un mondo diverso dal mio. Stabilito ciò, questa è la conclusione alla quale sono arrivato e spero che condividerai:
“Scordiamoci di stare sul mercato del 2014 seguendo le regole del secolo scorso. O ci adattiamo alle regole odierne o verremo spazzati via da chi si sta adattando.”
Spero di non aver lasciato zone d’ombra su quello che è il mio pensiero riguardo alla “crisi”. Ma, tranquillo, non ho intenzione di continuare a fare l’antipatico dandoti brutte notizie. Infatti ho addirittura DUE buone notizie per te.
Due buone notizie per il tuo Ristorante.
Ecco la prima bella notizia:
“Nel periodo 2007-2012 la spesa riguardante i consumi alimentari fuori casa [cioè in servizi di ristorazione, ndr] è diminuita dello 0.5%” (FONTE)
Chevvordì? Vuol dire i consumi degli italiani – quando si parla di mangiare al Ristorante – sono rimasti praticamente INVARIATI dal periodo pre-crisi.
Significa che gli italiani continuano a mangiare fuori e a spendere in tal senso praticamente con gli stessi ritmi con cui lo facevano prima della fantomatica crisi. Inizi a capire perché io credo poco a quest’ultima? E’ innegabile che ci sia, certo, però possiamo combatterla e – se ci impegniamo – possiamo sconfiggerla.
Perché nonostante le tue sale siano effettivamente più vuote rispetto a qualche anno fa, gli italiani continuano a nutrire lo stesso interesse per la Ristorazione che nutrivano nel 2007, anno nel quale di “contrazione di consumi” non si sentiva nemmeno lontanamente parlare.
“Ok, ma quindi dov’è che vanno a mangiare ‘sti benedetti italiani visto che nel mio locale non ci mettono piede” – ti starai domandando. Beh, la risposta è piuttosto chiara, ed è la seconda bella notizia che ho in serbo per te.
“Gli italiani vanno a mangiare nei Ristoranti che danno loro “quel qualcosa” in più rispetto alla media.”
E quali sono dunque quei Ristoranti che ti rubano clienti giorno dopo giorno? Ci sarebbero mille esempi da mostrarti, ma voglio che ragioni con me. Quindi, guardati intorno. La risposta è proprio sotto i tuoi occhi e intendo svelartela facendoti un esempio.
Allora: scorri mentalmente tutti i tuoi concorrenti. Concentrati su di loro.
Fatto? Bene.
Son sicuro che ti è venuto in mente qualche locale sempre pieno, brulicante di gente, magari con settimane e settimane di attesa per un tavolo.
Ecco. Quello è un classico esempio di ristorante che ti ruba clienti, giorno dopo giorno. Ma perché allora ti ho detto che era una bella notizia? Cazzo, ti stanno fregando la clientela da sotto al naso 🙂
Calma e sangue freddo!
E’ una bella notizia perché puoi usare anche tu la stessa strategia che i tuoi concorrenti di successo usano per riempire il loro locale.
In questo articolo ti spiego esattamente come fare, dacci un occhio quando hai finito di leggere questo.
Ok, ora che hai un quadro più completo sulla situazione macroeconomica del tuo settore, lascia che ti presenti la soluzione a tutti i problemi relativi alla “crisi”.
Ecco quindi due trucchi per vendere di più con il tuo Ristorante anche se c’è crisi.
Trucco numero uno: “Fai esattamente il contrario di ciò che fa la massa.”
Devi sapere che c’è un aspetto che accomuna tutte le persone di successo: si sono spinte dove gli altri non hanno avuto il coraggio di spingersi. Proprio per questo motivo il successo è contro intuitivo. Se non lo fosse, del resto, tutti avrebbero successo.
Questo è un principio di validità generale che, trasposto alla tua piccola realtà, si traduce in piccoli e semplici accorgimenti che dovrai utilizzare sempre durante lo svolgimento del tuo lavoro. Ad esempio?
- I tuoi concorrenti abbassano i prezzi? Tu non farlo. Perché erodere i tuoi margini a discapito della qualità dei tuoi piatti? Invece che puntare sul prezzo basso, punta sul valore in più che fornisci ai tuoi ospiti.
- I tuoi concorrenti ampliano il menù per soddisfare le esigenze di tutti? Tu va dall’altra parte. Seleziona solamente i piatti che più soddisfano le esigenze della TUA clientela. E comunicalo.
- I tuoi concorrenti comprano le materie prima al supermercato per risparmiare? E tu acquistale dal piccolo e ricercato produttore locale e dì ai tuoi clienti che tu non hai intenzione di avvelenarli, ma di servirli esattamente come si aspettano di essere serviti.
Insomma, quando tutti si spostano in una direzione, tu corri verso l’altra.
Dopotutto, lo saprai già:
“Continuando a fare le stesse cose, otterrai gli stessi risultati…”
Ci vogliono cervello, cuore e palle per andare nella direzione opposta a quella presa dalla massa che ci circonda. Ma è l’unico modo per farcela veramente, è l’unico modo per distinguersi e per staccare di diverse lunghezze tutti i concorrenti.
Ma, se avrai il coraggio di farlo (perché ci vuole coraggio per farlo) verrai premiato con l’onore e con la gloria che spettano solamente ai vincitori.
E dal lato più pragmatico invece prenderai due piccioni con una sola fava, infatti:
- Se non fai quello che fanno tutti gli altri, sarai immediatamente bollato come “diverso” dalla tua clientela. Ed essere “diverso”, quando si parla di vendere, significa essere “più appetibile”. Perché sei riconoscibile immediatamente. E non sarai solamente l’ennesimo di una lunga serie. Sarai unico.
- Se ti dirigi nella direzione opposta rispetto a quella presa da tutti i tuoi concorrenti, i tuoi clienti lo noteranno. E ci sarà il cosiddetto “effetto sorpresa”. Saranno stupiti della tua “anormalità”, e saranno ben felici di parlarne con amici e conoscenti. Spargeranno la voce.
Ti suona familiare? Dovrebbe.
Perché i due punti che ti ho appena elencato sono la condizione necessaria affinchè si sviluppi un ottimo PASSAPAROLA! Se non dai alla gente qualcosa di cui parlare, la gente non ne parlerà. Ma prova a fare il contrario e… Noterai la differenza.
E poi dici che non tivoglio bene? 🙂 Ma andiamo oltre…
Trucco numero due: “Affidati a dei professionisti che ti affianchino durante il tuo lavoro”
Il mondo del “business” è pieno di insidie, di curve a gomito e di trappole potenzialmente mortali. Vorrei semplicemente trasmetterti che è davvero un attimo prendere la direzione sbagliata e compiere banali errori.
Proprio per questa ragione, e specialmente perché stiamo attraversando un periodo difficile di transizione tra una era economica e l’altra, devi affidare la parte commerciale della tua attività a delle persone che siano in grado di gestirla. A delle persone che siano in grado di consigliarti a proposito, con cognizione di causa.
Perché tu, con le tue sole forze, non puoi farcela. Questa non è una battaglia che puoi vincere da solo.
Non puoi essere un bravo chef, un bravo direttore di sala, un bravo sommelier, un bravo intrattenitore, un bravo cameriere, un bravo direttore marketing e un bravo specialista delle vendite.
Ma non perché tu non sia in grado di ricoprire separatamente ognuno di questi ruoli. Ma semplicemente perché è impossibile per te ricoprirli TUTTI insieme.
Richiederebbe la capacità non-umana di assorbire una mole di conoscenza troppo vasta, troppo importante anche per una persona in gamba come penso tu sia (non perché ti conosca, ma perché ho conosciuto POCHI ristoratori che non fossero anche ottime persone).
Ed è per questo che è nato RISTORATORETOP. Per essere il tuo partner commerciale ed aiutarti nel difficile svolgimento del tuo lavoro.
So perfettamente che hai bisogno di persone competenti, che conoscano il mercato odierno e che siano in grado di viverci agiatamente. Hai cioè bisogno di imprenditori proprio come te, ma che curino l’altra metà della tua professione: il lato business.
Sì, so già a cosa stai pensando: che è difficile fidarsi di qualcuno che non si conosce, soprattutto se esterno alla tua attività. Sai perché conosco molto bene questa tua obiezione? Perché anni fa mi sono chiesto la stessa cosa. Ho posto la stessa domanda a me stesso prima che a chiunque altro.
“Come posso fidarmi di una persona “esterna” alla mia attività?”
Ovvero: come posso essere sicuro che questa persona abbia a cuore il successo della mia attività esattamente come l’ho a cuore io? Sono tutte domande legittime – che mi feci anche io – ma, oggi l’ho capito, sbagliate.
Consapevole delle mie domande sbagliate alla fine feci quella scelta e mi fidai di uno sconosciuto. Infatti, dopo tanto pensare, capii che non circondarmi di professionisti per svolgere al meglio il mio lavoro era un grosso errore.
–
Il mio errore era avere paura di perdere il controllo.
–
O, in altre parole, l’avere necessità di mantenere il controllo su tutto quello che facevo, illudendomi che tutto ciò fosse possibile. Ma questo non è possibile e ti ho già spiegato il perché: non puoi ricoprire BENE e CONTEMPORANEAMENTE ruoli così diversi tra loro senza perdere di efficienza.
Ed io e il mio Staff siamo qui proprio per questo: aiutarti a trasformare il tuo Ristorante in un Business di successo.
Per approfondire il discorso puoi cliccare qui e partire dal Sistema RISTORATORETOP.
Oppure Clicca QUI >> per venire contattato da un nostro Responsabile Commerciale ed approfondire insieme il tuo caso.
Ti saluto, alziamo i calici.
(c) Lorenzo Ferrari
CEO & Direttore Marketing
Ristoratore Top
5 risposte
Superbo !!!!
Grazie Andrea, gentilissimo!
Spero di risentirti presto nei commenti.
Un saluto
Gran bell’articolo che trasuda di verità 😉
Grazie Goffredo per il feedback!
Verità dure ma innegabili.
Alla prossima!
Complimenti, hai commentato un articolo del 2014 comprimendo in due righe così tante inesattezze che meriti l’approvazione del commento e il lasciarlo così, ad imperitura memoria per i prossimi che passeranno…