Luca Bove: cos’è la Local Search e come sfruttarla per attirare nuova clientela nel tuo Ristorante

RTI #1 — Luca Bove: cos’è la Local Search e come sfruttarla per attirare nuova clientela nel tuo Ristorante

Oggi inauguro una nuova rubrica, che avrà come protagonisti… voi!

O meglio, avrà come protagonisti i lettori del Blog di RistoratoreTop che hanno qualcosa di interessante e di utile da condividere con altri lettori del Blog.

In pratica questa è la prima puntata della RTI: RistoratoreTop Intervista! Lo scopo di questa e di tutte quelle che seguiranno interviste è molto semplice: fornire degli spunti pratici al Ristoratore che vuole guadagnare di più utilizzando gli strumenti che l’intervistato di turno metterà a disposizione.

Oggi ho il piacere e l’onore di intervistare un professionista e consulente che si occupa di una materia tanto affascinante quanto sconosciuta: la Local Search. Il protagonista di oggi si chiama Luca Bove, e si occupa di tutto questo da… beh, facciamo prima e lasciamo la parola a lui!

Lorenzo: Ciao Luca, per me che ti conosco “la tua fama ti precede”, ma visto che la maggior parte dei nostri lettori ancora non ti conosce, spendi due parole per presentarti ai nostri lettori e per introdurti.

Luca: Sono Luca Bove, lavoro nell’ambito del web marketing con specializzazione  SEO (ottimizzazioni di progetti web sui motori di ricerca) dal 2000, e sono fondatore dell’agenzia Imevolution.

1794696_10152745946323756_1968527158598441617_nPartecipo da anni come relatore ai principali eventi del settore, vi evito la lista, ma se vi dovesse interessare rimando alla mia pagina. Dal 2007 mi sono specializzato in Local Search, ovvero studio come ottimizzare la presenza di esercizi commerciali su Google My Business (e sistemi simili), con lo scopo di portare più clienti nei business Locali (ristoranti compresi).

Inoltre dal 2013  curo l’unico blog italiano del settore ovvero: http://www.localstrategy.it

Insieme al mio staff ho ottimizzato diverse centinaia di schede Google My Business in diversi settori.

Le schede Google My Business, per ipersemplificare, sono l’equivalente di una pagina Facebook, ma su Google. Hanno però funzione diversa: servono al Ristorante (o all’azienda locale) per farsi trovare facilmente da persone interessate a ciò che devono vendere.

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Lorenzo: Ok, a grandi linee ci siamo capiti! Ma scendiamo un poco nel profondo. Cos’è di preciso la Local Search e come può essere utile a chi ci legge?

Luca: Il concetto che sta alla base della Local Search è semplice e parte da molto lontano (addirittura dalla fine del 1800).

Tutti noi avevamo (e abbiamo tuttora) una necessità: dobbiamo cercare dei prodotti o dei servizi vicino al luogo dove viviamo. Quando lo facevamo prima dell’avvento di internet, quindi quando cercavamo un prodotto o un servizio vicino a casa, c’erano 2 possibilità:

  1. Chiedere a qualche parente o amico, ovvero il passaparola
  2. Le Pagine Gialle o l’elenco telefonico

Le Pagine Gialle hanno prosperato per più di un secolo, permettendo di far incontrare LOCALMENTE la domanda e l’offerta e offrendo vantaggi alle aziende che si pubblicizzavano la sopra.

Fino a qualche anno fa cercavamo sulle PagineGialle, poi se non conoscevamo dove era il posto si prendeva TuttoCittà per trovare la strada.

Con l’avvento di Internet alla fine degli anni 90 sono cambiate un sacco di cose, le ricerche si facevano direttamente sui motori preposti a ciò, Google in primis. Anche  per cercare il ristorante sotto casa. In un qualche modo Google ha preso il posto di PagineGialle.

Un’ulteriore evoluzione si è avuta poi negli ultimi anni con l’avvento degli smartphone e delle connessioni internet via mobile.

Avendo sempre a disposizione un dispositivo personale, sempre con noi, quando siamo fuori e abbiamo bisogno di un posto nelle immediate vicinanze, magari dove mangiare, che facciamo? Molto semplicemente estraiamo il nostro smartphone ed effettuiamo una ricerca.

I risultati compariranno in modo veloce e semplice, con anche le indicazioni stradali per arrivarci. Magari troviamo pure le recensioni di altre persone che ci sono già state e la nostra scelta viene influenzata da ciò che leggeremo.

Ecco, tutto questo è possibile farlo con la pagina Google My Business del proprio Ristorante. Per semplificare possiamo pensare alla pagina Google My Business come al nostro annuncio (ma stavolta è gratis!) sulle PagineGialle, cioè come ad un qualcosa che ci permette di farci trovare in maniera facile e veloce.

Insomma, è come avere Pagine Gialle, Tutto Città e PassaParola di tutto il mondo. Un concetto vecchio, quella della ricerca nei dintorni, che oggi viene reinterpretato con tecnologie avanzate ma disponibili a tutti.

In sostanza questi strumenti sono una grande opportunità per i ristoratori per acquisire nuovi clienti  facendosi trovare dalle persone al posto giusto, nel momento giusto.

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Lorenzo: Ok, già meglio. E perchè pensi che questi concetti siano fondamentali e perchè mi dicevi che lo saranno sempre più? C’è qualche dato che supporta la tua tesi?

Luca: Do qualche numero:

Tra il 25% e il 33%  di tutte le  ricerche fatte su Google hanno intenti locali, ovvero le persone stanno cercando qualche prodotto/servizio/luogo nei dintorni o in una località precisa.

La maggiore diffusione ed utilizzazione degli smartphone fa crescere le ricerche locali. Riporto una immagine presa da uno studio di Google fatto in Italia, in cui è stato chiesto quale fossero le attività svolte con il proprio cellulare, ed è uscito fuori che  il 48% degli intervistati lo usa per cercare “Ristoranti, pub e bar “.

unnamedPensateci voi l’avete mai usato per questo scopo?

Io spessissimo, ma non solo. Porto un esempio.

Qualche giorno fa ero alle Poste  in pausa pranzo a ritirare un pacco e davanti a me c’era una persona che con lo smartphone stava cercando un fast food nelle vicinanze (era a un metro da me e ho sbirciato tutto quello che faceva) e controllava quale fosse il più vicino e quello che lo ispirava di più!

E nell’attesa di 10 minuti lui si è spulciato una decina di fast food, ristoranti e trattorie nelle vicinanze.

La questione interessante è chi cerca un business nei dintorni è veramente caldo, pronto all’acquisto! Infatti un altro studio di Google ci fa vedere  che in seguito alla ricerca, il 92% delle persone compie un’azione (si reca nel ristorante, telefona, ne parla con amici o parenti, …) e addirittura il 55% lo fa entro un’ora dalla ricerca.

Il numero di ricerche locali, quindi nelle “vicinanze” di dove ci si trova, è inoltre in costante crescita, in 4 anni è cresciuto di 5 volte, poiché le persone diventano sempre più evolute nell’utilizzare i propri dispositivi mobili e non solo.

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Lorenzo: Mi ritrovo in tutto ciò che hai detto. Soprattutto quando si aggiunge la variabile “urgenza” al processo decisionale di un potenziale cliente che si reca al Ristorante, la scelta viene effettuata praticamente sempre in poco tempo e senza pensarci più di tanto.

Eppure, nonostante tutto questo sia sotto gli occhi di tutti, mi dicevi che il settore della Ristorazione fa ancora molta fatica a rendersene davvero conto. Mi dai qualche dato a proposito?

Luca: A novembre 2014 io e Maurizio Ceravolo di http://www.ideativi.it  abbiamo fatto una ricerca su  oltre 2 milioni di schede Googe My Business incluse quelle dei ristoranti  (erano oltre 170.000 schede di ristoranti, pizzerie, osterie e simili).

Per quanto riguarda il modo della ristorazione ecco una breve analisi.

Abbiamo trovato che solo il 31% dei ristoranti ha la scheda rivendicata (ovvero se ne è preso in qualche modo possesso), solo il 38% delle schede ha associato un sito web, e  tra quelli quasi il 10% non è funzionante!

Inoltre più del 20% dei siti ha ancora qualche elemento in Flash, tecnologia (sostanzialmente) abbandonata che rende il sito web non leggibile su smartphone. Mentre SOLAMENTE il 25% dei siti è ottimizzato per smartphone, cosa che i vostri SitiTop invece risolvono egregiamente.

Solo il 22% ha una descrizione (e questo è grave, come possiamo presentarci bene per la prima volta a chi non ci conosce ancora?), mentre quasi il 40% ha delle foto, spesso prese da Google in autonomia da altri siti (e qui sappiamo che una bella immagine vale più di 100 parole).

Un misero  30% ha messo gli orari (una delle cose che fa più incavolare le persone è non trovare gli orari e i giorni di apertura dei ristoranti) e meno del 3%  ha le foto Business View fatte da fotografi professionisti!

Invece oltre il 60% ha recensioni.

Insomma quello che è uscito fuori non è molto positivo, c’è veramente tanto da fare. Soprattutto perchè se si fa una ricerca su smartphone relativa ai ristoranti, i risultati di Google My business sono molto evidenti, e li occorre fare bella figura per farsi scegliere!

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Lorenzo: Va bene, diciamole cose come stanno: è un disastro.

Ma parliamo di cose divertenti: perchè un Ristoratore dovrebbe curare la propria pagina Google My Business? Che risultati potrebbe ottenere?

Luca: In un paio di casi che ho seguito nell’ambito della ristorazione (non posso fare nomi perchè ho firmato un patto di riservatezza), più del 45% del traffico al sito web è arrivato da Google My Business!

In pratica per un ristorante Google My Business è la seconda cosa da fare quando si pensa al marketing digitale (la prima è realizzare il sito web). Poi gli strumenti a disposizione per promuoversi sono tanti e vanno usati in maniera congiunta. Penso a Facebook per esempio, che oggi sta diventando sempre più importante.

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Lorenzo: Non male assolutamente. Ma facciamo finta che sia uno scetticone. Mi fai un esempio che dimostri la veridicità di ciò che dici?

Luca: Farò molto di più, te ne mostro uno che mi è capitato in prima persona.

Mi è capitato qualche giorno prima di Pasqua di stare a Viareggio con la famiglia.

Nel pomeriggio i miei figli volevano un gelato, e sai bene che è difficile dire “no” ad un bimbo che vuole il gelato, quindi che ho fatto?

Ho preso l’iPhone, ho aperto TripAdvisor e ho cercato tra le migliori gelaterie a Viareggio, ho visto la prima, controllato le recensioni per assicurarmi non fosse una fregatura e poi ho aperto Google Maps che mi ha dato le indicazioni per arrivarci a piedi (era a 5 minuti a piedi dalla passeggiata).

***

Le 4+1 fasi che i clienti attraversano quando scelgono un Ristorante.

Lorenzo: Quindi la gelateria ha acquisito te e la tua famiglia come clienti, nonostante tutto, grazie e per merito della Local Search e di tutti gli strumenti connessi. Però parliamoci chiaro: la Local Search non è la soluzione a tutti i mali, ma uno dei tanti strumenti che contribuisce al successo di un Ristorante, non è così?

Luca: Come al solito vanno usati diversi strumenti tutti assieme, e diventa necessario comprendere come la sinergia con la quale le persone li usano per poi acquisire una adeguata visibilità laddove serve. 

Perché il mondo online è davvero complesso, ci sono moltissimi strumenti a disposizione, i punti di contatto con le persone sono molteplici e colpire l’attenzione è sempre più difficile.

Poi va considerata la fase decisionale del cliente nei nostri confronti, quella che si chiama Customer Journey.

Faccio un esempio semplificato, mettendomi nei panni di un cliente in cerca di un nuovo posto dove mangiare con cui  il ristoratore vuole interagire:

Fase 1) C’è una fase dove non conosco ancora il ristorante, e lì il ristoratore deve “promuoversi” nei posti che frequento, ad esempio su Google quando esprimo un bisogno preciso facendo una ricerca, su Facebook mentre “cazzeggio”, sui siti verticali di settore,  sui vari social network dove i miei amici condividono foto, esperienze, check-in ecc.

Fase 2) C’è una fase dove cerco conferme e rassicurazioni. Specialmente quando decido di andare in un posto che non conosco, ho bisogno di rassicurazioni, ho necessità di abbassare l’ansia da brutta esperienza e la paura che sia una fregatura, oppure di rassicurare me stesso con le recensioni di altre persone, e quindi vado a sbirciare sui siti di recensioni, a partire da Tripadvisor.

Fase 3) Poi c’è la fase dove ho scelto dove recarmi, e devo trovarlo. Dovrò quindi vedere dove si trova, quando è aperto (una cosa che mi fa davvero innervosire è non trovare subito queste informazioni e magari presentarsi lì ed è chiuso), se posso arrivare a piedi o se c’è un parcheggio…

Fase 4) Infine ci vado. Se l’esperienza è stata positiva ne parlo bene sui social o sui siti di recensioni, dando quindi la possibilità alle altre persone di entrare in contatto con l’esercizio commerciale (e si torna alla Fase 1!).

Fase +1) Riprendo la mia vita e mi scordo del ristorante a meno che lui non sia stato così bravo da farmi lasciare la mail o il numero di cellulare, potrebbe rimanere in contatto con me e stimolarmi a ritornarci.

Anche da questo esempio si può vedere come una strategia di web marketing sia articolata, dobbiamo compiere tante piccole azioni per entrare in contatto (e poi rimanerci) con le persone.

Non è facile e non si deve fare tutto assieme, gli strumenti online si moltiplicano giorno dopo giorno, dobbiamo scegliere quelli più importanti per noi, abitarli e sfruttarli adeguatamente. Difficile, certo, ma il premio è la  prosperità!

***

Lorenzo: Ok, è passato il messaggio! 😀 Ci dai qualche indicazione per sfruttare Google My Business al meglio?

Luca: Ok, alcune indicazioni molto veloci:

1) Iniziamo intanto con il rivendicare la scheda Google My Business e curarla nei minimi dettagli, inserendoci tutti i dati corretti (TITOLO, indirizzo, telefono, categoria, orari di apertura) curando la descrizione e soprattutto le foto.

Se il ristorante è fuori mano fare attenzione a posizionare il puntatore sulla mappa nel punto corretto, in modo da semplificare la vita a chi usa il navigatore. Una volta fatto, occorre fare la verifica  tramite telefonata oppure più spesso con una cartolina che vi viene mandata all’indirizzo della sede entro pochi giorni.

2) Poi è bene avere un sito web, ottimizzato lato SEO (ovvero per i motori di ricerca). Occorre che sia ottimizzato per la fruizione da Smartphone (si lo sto ripetendo un sacco di volte, ma è davvero importante, ricordiamoci che le ricerche da smartphone hanno superato quelle da pc!), con dei buoni contenuti che facciano risaltare le nostre peculiarità, e comunque  in evidenza ci devono essere le informazioni che servono ai clienti ovvero  INDIRIZZO, TELEFONO, Orari e giorni di apertura.

Se volete che se ne occupino dei professionisti andate tranquillamente su questo link e fanno tutto loro. Fate anche una pagina MENU’ che viene letta da Google ed inserita automaticamente nella scheda Google My Business.

3) Occorre far parlare di se su Internet, facendosi citare su altre pagine web, anche senza link. Se in molti parlano del vostro ristorante (giornali locali, blogger, associazioni, siti di pagine gialle vari, …)  Google ne tiene conto e questo alla lunga vi premia e vi mette in cima ai risultati, prima dei competitor.  E’ importante che tutte le citazioni siano uguali all’esterno.

4) La reputazione e le recensioni online vanno curate ed incentivate, in quanto hanno una influenza importantissima sulla visibilità e sulla credibilità.

Se volete approfondire questi aspetti scaricate gratuitamente il primo modulo del corso Local Strategy http://www.localstrategy.it/intro-local/

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Lorenzo: Bene. Mi piace in particolar modo quando dici che la pagina Google My Business è uno strumento che va inserito all’interno di una strategia di Web Marketing, dove al centro di tutto c’è il sito web del Ristorante. Quindi anche tu pensi che sia fondamentale?

Luca: Si. Il sito deve essere al centro di tutto e di proprietà.

Non possiamo fare (solo) affidamento alla benevolenza di multinazionali quotate in borsa  che devono fare profitto ad ogni costo seguendo  logiche dettate dal capitalismo (se non si fosse capito parlo di  big del settore come Facebook, Google ecc ).

Vedo diversi ristoranti che hanno solo pagine Facebook, senza un proprio sito. E se Facebook, malauguratamente, chiudesse? Oppure se mettesse tutto a pagamento?

Una buona strategia deve prevedere degli asset propri, che esistono a prescindere dagli altri e che si consolidano con il tempo e che fanno parte integrande del brand. E il primo è il sito web.

Ovviamente questo NON significa che dobbiamo tralasciare  Facebook, Google My Business, Istangram ecc. ecc.

Dobbiamo solo usarli per quelli che sono, ovvero degli strumenti che danno enorme visibilità, ma che NON sono sotto il nostro controllo. Servono a portare traffico al sito web e a darci visibilità, ma non fanno tutto da soli.

Quindi mettiamo al centro il sito web e curiamolo al meglio, e poi andiamo fuori su tutti i luoghi virtuali a disposizione con l’obiettivo di creare poi asset nostri.

***

Lorenzo: Verissimo, lo sosteniamo anche noi da tempo immemore. Visto che poco fa parlavi anche di recensioni, ti andrebbe di spendere due parole a riguardo? La nostra esperienza ci insegna come e quanto siano fondamentali.

Luca: Come dicevo prima le recensioni sono importantissime per il proprio business.

Una buona strategia è quelle di essere proattive nel chiederle, se al pagamento notate che il cliente è soddisfatto, magari chiedete di farvi una recensione.

Può aiutare creare un foglio  da dare ai propri clienti soddisfatti  dove si mettono degli indirizzi (abbreviati e corti per favore magari con servizi tipo  http://bitly.com) con i vari siti di recensioni (Tripadvisor, Google Plus My business, Pagina Facebook, ecc ecc) con scritto qualcosa del tipo:

Mi piacerebbe avere la tua recensione, me la potresti fare?
Ti elenco una serie di siti dove siamo presenti, scegli quello che preferisci…

Avendo la mail si può chiedere anche via mail (Ecco un altro uso importante dell’indirizzo mail).

***

Lorenzo: Luca, sarò sincero. Per i Ristoranti le recensioni sono un tasto dolente. Purtroppo sai meglio di me quanto sia marcio e crudele il meccanismo di Tripadvisor, come ripetiamo in questo articolo, sapresti quindi indicarci un mezzo alternativo per raccogliere informazioni di questo genere?

Luca: Possiamo anche chiedere le recensioni sul nostro sito, ovviamente qui dobbiamo fare in modo che siano il più credibili possibile, magari facendoci una foto con il cliente oppure linkando il profilo Facebook, che di fatto rappresenta una sorta di carta di identità digitale, o ancora facendo lasciare la propria opinione sul guestbook cartaceo e poi riportarla sul sito.

Quello che conta è che sia vero e credibile, come in questo caso  http://www.torreprima-holidays.it/farmhouse-san-gimignano/guestbook-1386927755/ dove gli ospiti fanno le foto, spesso con i proprietari e vengono messe online con quanto hanno scritto sul Guest-book cartaceo.

Quella pagina è la più visitata del sito!

***

Lorenzo: Ok, non ti rubo ulteriore tempo. Davvero grazie per le informzioni estremamente di valore che hai scambiato con noi e con i lettori del Blog. Ti ringrazio a nome di tutti!

Luca: Grazie a voi ragazzi! E’ stato un piacere.

Per concludere:

Il messaggio che è passato è limpido e cristallino: il web, e i suoi strumenti, offrono TANTE possibilità al Ristoratore che vuole sfruttarli. Ma, per sfruttarli al meglio, si ha bisogno di professionisti che sappiamo COME, appunto, sfruttarli.

Professionisti che provino, a suon di risultati, cosa sanno fare sul campo.

Il servizio che fa per te, nel caso in cui voglia iniziare a sfruttarli a pieno, è www.sititopristoranti.com.

Ci occuperemo di tutto noi, tu dovrai solamente contribuire attivamente a fornirci il materiale adatto 🙂

Ti saluto, e se ti ha fatto piacere leggere questa intervista oppure vuoi lasciarci un parere, fare domande o semplicemente complimentarti con l’intervistato, commenta qui sotto e saremo lieti di risponderti.

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