Salva Dicembre per Ristoranti: 5+1 azioni per una riapertura con il botto.

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[et_pb_column type=”4_4″][et_pb_text admin_label=”Text”]Cara Ristoratrice, Caro Ristoratore, lo senti questo odore nell’aria? No, purtroppo non è l’aroma di dolciumi, festeggiamenti e spensieratezza che di solito accompagna il Natale e tutto il mese di Dicembre, ma è qualcosaltro: più acre, più pungente e… Facilmente riconoscibile.

Lo sentiamo noi e lo senti tu, ed è parecchio forte.

Si legge: è probabile che questo Dicembre lo passeremo tra zone rosse, gialle e arancioni, altresì detti lockdown. Certo, anche parziali, anche leggeri, ma comunque ci proveranno fino in fondo ad impedirci di lavorare. E bada bene: non lo sappiano se lo facciano a torto o a ragione: non è nostro interesse indagare le cause, ma discutere le possibili soluzioni!

Poi magari non succede niente e andrà tutto a posto, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà e prepararci al cosiddetto “worst case scenario”: lo scenario peggiore possibile.

Quindi, visto che noi di RISTORATORETOP non vogliamo farci trovare impreparati, e non vogliamo che neanche tu ti possa trovare impreparato, abbiamo stilato una lista di 5+1 azioni da intraprendere per salvare Dicembre e prepararti ad una riapertura con il botto. Ecco…

SALVA Dicembre: ecco le 5+1 Azioni per una riapertura con il BOTTO!

Bando alle ciance:

1) Per le feste comandate progetta dei menù PERFETTI per delivery e take-away.

Ci aspettano all’orizzonte: Dicembre e Gennaio. Due dei mesi più topici dell’anno, perché sono i mesi delle feste comandate. In particolare:

  • Martedì 8 Dicembre 2020;
  • Venerdì 25 Dicembre 2020;
  • Sabato 26 Dicembre 2020;
  • Giovedì 31 Dicembre 2020;
  • Venerdì 1 Gennaio 2020;
  • Mercoledì 6 Gennaio 2020.

Sono 6 giorni. E in mezzo ci sarà anche qualche weekend, che praticamente contano come feste comandate 🙂

E durante gli scorsi lockdown abbiamo visto che i clienti ADORANO, in queste occasioni, ordinare menù già pensati per le loro esigenze, evitandosi lo sbattimento di dover cucinare pranzi e cene per tutta la famiglia. Lo diciamo perché vediamo le vendite, in tutta Italia, impennarsi durante questi periodi.

Preveniamo la tua obiezione: anche se quest’anno i nuclei famigliari saranno ridotti in numero, gli italiani non rinunceranno a festeggiare e si riuniranno, e alcuni di essi ordireranno cibo d’asporto e con consegne a domicilio, posso scommetterci la reputazione!

Ecco, il nostro consiglio è di pensare a tutti i menù con largo anticipo e di PROGETTARLI perché diano il loro meglio in delivery e take away. Significa che:

  • Non “impuntarti” sul consegnare a tutti i costi prodotti “finiti”. In occasione delle feste comandate, dove i clienti tengono a fare belle figure con i propri ospiti, sono disposti anche a lavorare un poco per raggiungere il loro scopo. Quindi, alcuni prodotti potranno essere consegnati come semi-lavorati, quindi sottovuoto, in atmosfera modificata o comunque pensati per essere rigenerati a casa dal cliente. Così le paste fresche potranno essere consegnate ancora da cuocere, con i sughi a parte. Prodotti da forno potranno essere consegnati leggermente indietro di cottura, per terminarla nel forno casalingo, e così via.
  • Puoi pensare a dei veri e propri “kit” per la preparazione dei pasti a casa. Ad esempio qui c’è un bell’esempio di Marco Celeschi, imprenditore siciliano che ha creato un kit per la preparazione della pizza a casa.
  • Pensa a dei piatti che diano il meglio sulle lunghe distanze (l’esatto contrario di Gimli nel Signore degli Anelli);
  • E così via.

Se vuoi prendere qualche altra ispirazione, vieni a confrontarti con più di 10.000 tuoi colleghi in tutta Italia, nel nostro gruppo Facebook dedicato alla ristorazione.

2) Organizzati in modalità “Pacchi di Natale”.

Sì, ti stiamo proprio dicendo di preparare delle “ceste” natalizie con dentro ogni ben di Dio*

Costruiscile su misura per le esigenze dei tuoi clienti. Pensa all’azienda media che servi ogni giorno (e sai chi sono perché fai loro fatture, e non semplici scontrini: hai anche il modo per ricontattarli direttamente, pescando i dati dentro al tuo database!) e pensa alle sue esigenze: dovranno fare dei regali ai loro dipendenti, ai loro collaboratori, ai loro fornitori principali. Ecco, che li comprino da te, e non da altri!

Se lo ritieni necessario e la tua Identità Differenziante te lo consente, strizza l’occhio alle specialità del tuo territorio. Vai e ricerca quelle chicche che conosci solo tu, impacchettale come si deve e spediscile dappertutto.

“Dappertutto” ha valore letterale, perché devi pensare su scala NAZIONALE: devi poter spedire in tutta Italia e, se te la senti, in tutta Europa e nel mondo. Non limitarti ai tuoi confini comunali, provinciali o regionali, ma pensa in grande, perché il bacino d’utenza territoriale non basterebbe per permetterti di fare numeri interessanti.

Poi fallo sapere a tutti, sfruttando tutti i canali che hai a disposizione. E facci sapere com’è andata!

*deve essere coerente con la tua Identità Differenziante, deve farti marginare, deve stupire positivamente il cliente.

3) Crea del merchandising, ma che sia perfetto per essere regalato.

La mia compagna lavora da 10 anni nel mondo del retail, e io non posso fare altro che lasciarmi “ispirare” da un universo che viaggia ad una velocità folle, soprattutto nel periodo natalizio. Ecco, il retail mi ha insegnato che sotto Natale non ha tanto importanza ciò che vendi, durante il Natale lo venderai comunque.

Certo, sto esagerando e quella appena letta è un’iperbole, ma ha un fondo di verità.

Le persone durante le festivitià a cavallo tra Dicembre e Gennaio regalano la qualunque. Ecco, fai in modo che dentro quella “qualunque” ci sia anche il tuo merchandising. Se è perfetto per essere regalato, verrà regalato. Pensiamo a cose tipo:

  • Tazze, cavatappi, piatti, grembiuli, t-shirt, maglioni, cappellini, borracce, thermos e via discorrendo, brandizzati con il tuo logo;
  • Prodotti signature del tuo locale (panettoni, pandori, dolci e torte tipiche, persino primi e secondi piatti!)
  • Gift-card, cene regalo e veri e propri Pacchetti Esperienzali da vivere all’interno del tuo locale, appena sarà possibile aprire normalmente! Ecc. Ecc.

Insomma, basta che ci sia il tuo logo sopra, basta che sia acquistabile anche se hai il locale chiuso, basta che lo promuovi nel modo corretto, e troverai il modo di venderlo. Certamente, il canale privilegiato dove venderlo è quello online.

Se non sai come iniziare a muoverti, puoi partire da Plateform, che ti da la possibilità di realizzare un piccolo e-commerce e iniziare, in pochi e semplici click, a vendere online il tuo merchandise, come fa Rock Burger Torino:

4) Preparati al peggio… (LOCKDOWN TOTALE)

Non dobbiamo avere paura di guardare in faccia la realtà: il rischio di un altro lockdown totale c’è.

E se non c’è il rischio del lockdown totale, c’è il rischio di imbatterci in alcuni lockdown parziali che, nei fatti, saranno uguali e persino peggiori al totale.

In quel caso devi farti una sola domanda, quest:

Come posso guadagnare come l’anno scorso senza servire nemmeno un coperto dentro al locale?

Ti preghiamo di rileggerla un’altra volta perché comprenderla è importantissimo.

Il nostro consiglio spassionato a riguardo? Beh, i punti dall’uno al tre della lista appena stilata compongono tre indizi percorribili.

Non sottovalutarli soltanto perché li hai letti gratis su un blog. E se lo fai, è a tuo rischio e pericolo.

5) …Ma spera in meglio! (RIAPERTURA col botto.)

Non deve per forza andare male. Può anche andare bene, e può anche succedere che da un giorno all’altro ci troviamo con i locali aperti e i tuoi clienti vogliosi di tornare a trovarti. Devi essere pronto. Quindi, in quel caso, applica questo brevissimo protocollo:

  1. Avverti TUTTI i tuoi clienti che riapri. La modalità è “GUERRIGLIA-SPAM-SUPREMA”. Usa ogni canale che hai a disposizione, in modalità serrata: email alle lista clienti (se non ne hai una nel 2020 io ci rinuncio, ma te cambia mestiere :D), SMS e Whatsapp ai clienti più fedeli, scrivilo su TUTTI i tuoi social, usa Telegram se ne hai uno, insomma, fallo sapere davvero a tutti.
  2. Ricordati di essere chiaro e specifico sulle modalità d’ingaggio: ci saranno delle regole ed è bene che vengano sottolineate, così da essere poi rispettate. I tuoi clienti si sentiranno al sicuro e tu farai un figurone.
  3. Importante: dai a TUTTI i clienti più affezionati un incentivo per tornare nella prima settimana di riapertura. Puoi regalare qualcosa, dare degli incentivi, fornire dei bonus al raggiungimento di una certa soglia di spesa, inventati ciò che preferisci. Ma per la prima settimana devi essere pieno a tappo. Che non significa che devi riempire il locale più di quanto dovresti, rischiando di infrangere le norme anti-Covid, ma significa che ogni posto libero deve essere occupato. Hai un’occasione per fatturare come si deve: non lasciartela sfuggire!  E non pensare che i tuoi clienti ti sceglieranno comunque, perché non è così.

5+1) PIANIFICA IL 2021.

Sì, pianifica il 2021. Leggi con attenzione ciò che stiamo per scrivere: il successo è un processo.

Attenzione, “successo” non è da intendersi come lo intende la stragrande maggioranza delle persone. Per “successo” non intendiamo bella vita, macchine di lusso, champagne a fiumi e sregolatezze di ogni genere.

Ma lo intendiamo nel senso letterale ed etimologico del termine: “successo” è qualcosa che è accaduto.

Quindi, qualsiasi cosa significhi per te successo, prima ancora di farlo accadere, devi pianificarlo.

  • Diciamo che nel 2021 vuoi raggiungere i 700.000€ di fatturato? Sono 2.000€ al giono (circa, non focalizzarti sul dettaglio). Possono essere 500€ a pranzo e 1.500€ a cena? Ma questi sono. Quindi devi creare un piano che ti permetta di raggiungere questi risultati.
  • Vuoi fare 7.000.000€? Aggiungi uno zero ai numeri di cui sopra, ma rimane la conclusione: devi pianificare.
  • Diciamo invece che l’anno prossimo vuoi delegare gradualmente la gestione della cucina e della sala ai tuoi collaboratori, per dedicarti ad altro? Anche in questo caso, devi pianificare come hai intenzione di farlo.
  • Nel 2021 vuoi vendere il tuo ristorante e dedicarti alla coltivazione di petunie? Devi pianificare anche questo.

Insomma, la costante è sempre e solo lei: PIA-NI-FI-CA-RE!

E tu ci dirai: “E grazie al c***o!” 🙂

Sappiamo che è estremamente complesso pianificare in questa fase. Non viviamo sulla luna.

Sappiamo che le nostre decisioni non sono dipendenti solo da noi stessi, ma anche da tutto il frangente macro-economico e dalle cirocstanze che avverranno, indipendtemente dalla nostra volontà. Lo sappiamo e non siamo matti.

Ma, come impreditori, dobbiamo fare una duplice scommessa:

  1. La prima: scommettere che tutto tornerà, prima o poi, alla normalità.
  2. La seconda: scommettere soldi, tempo ed energie per PIANIFICARE cosa faremo quando tutto tornerà alla normalità.

Certo, se non condividi queste due premesse, se pensi che è tutto finito e che nulla sarà come prima (o persino MEGLIO di prima!) oppure se intendi continuare a vivere alla giornata, navigando a vista per il resto dei tuoi giorni, noi non possiamo aiutarti.

Se invece hai intenzione di scommettere su di te, sul genere umano — che è qui per restare, con o senza virus — e sul futuro della ristorazione, vogliamo farti una proposta.

Scommetti con noi di RISTORATORETOP, investendo in un Check Up TOTALE sul tuo locale.

Cos’è un Check Up? È l’equivalente dell’esame medico che fai ogni tanto per sapere se è tutto ok, solo che questo è fatto sul tuo ristorante, con un focus particolare sul mraketing.

Quindi è una consulenza specifica sul tuo caso, costruita su misura per te dai nostri consulenti, nella quale analizziamo il tuo locale e individuiamo le problematiche principali e le priorità d’azione per rilanciare l’attività e ottimizzare i risultati.

Un’occasione unica per:

  1. Capire le principali problematiche della tua attività;
  2. Conoscere le priorità sulle quali concentrarti, per tutto il 2021;
  3. Avere un parere esterno sulla tua attività, che male non fa, visto che le decisioni che prendiamo sulle nostre aziende sono sempre drogate dall’emotività e dal coinvolgimento che abbiamo in essa, mentre un consulente esterno non soffre di questa sindrome;
  4. Scrivere un PIANO sulle operazioni principali.

Ad un prezzo accessibile per chiunque.

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Puoi avere maggiori informazioni sulla Consulenza di Check Up qui.

(C’è un però: devi affrettarti. Noi di RISTORATORETOP abbiamo risorse per seguire BENE poche Consulenze. Non siamo una multinazionale e le nostre persone hanno un tempo limitato. Terminato quello, saremo a tappo per un po’. Ergo o agisci adesso, o ti tocca aspettare.)

Non lasciare che siano le circostanze a pianificare il tuo futuro. Pianificalo tu. Insieme a noi.

(c) Lorenzo Ferrari
CEO & Direttore Marketing
RISTORATORETOP
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