web-marketing-per-ristoranti

Web marketing per ristoranti: 5 cose da non fare assolutamente

Ti diciamo sempre cosa dovresti fare e come dovresti gestire il web marketing per il tuo ristorante, sperando che i nostri consigli possano portare un valore aggiunto in primis a te come ristoratore e in secondo luogo alla tua attività.

Oggi vogliamo rovesciare la medaglia e ti parleremo di tutte quelle attività che assolutamente NON devi fare quando pubblicizzi il tuo locale online.

Hai presente tutte quelle pagine meme su Facebook dove leggiamo ogni giorno decine di recensioni assurde? Dove il cliente di turno racconta di aver vissuto un’esperienza al limite della famosa scena al ristorante ne “Il Senso della vita” di Monty Python?

E se non hai colto la citazione ti consigliamo di recuperare, ma non farlo subito dopo aver mangiato per favore.

Insomma, nessuno di voi vuole essere uno dei protagonisti in negativo di queste vicende surreali, eppure, succede.

Perché succede? Perché spesso vengono commessi errori sia in loco dal personale, sia sul web a causa di errate strategie di marketing.

COSA NON FARE NEL WEB MARKETING

In questo articolo andiamo a snocciolare le 5 cose da non fare assolutamente con il web marketing per ristoranti. Magari qualcosa potrà sembrarti banale e scontata, ma se siamo qui a parlarne forse… non è così per tutti.

Alla peggio quando arriverai in fondo all’articolo ti sarai fatto una bella risata immaginando i tuoi colleghi alle prese con queste azioni fallimentari.

1) Comprare recensioni false

Qualche mese fa abbiamo parlato, in una delle nostre newsletter domenicali, di recensioni false da parte dei clienti e del come poter arginare questo fenomeno.

In questo caso però ci riferiamo alle recensioni che un ristoratore è disposto a pagare pur di ottenerne di positive in gran numero.

Purtroppo esistono diversi siti online che offrono questo genere di servizi: paghi un tot e ottieni varie recensioni sulla piattaforma da te indicata.

Dove sta l’inghippo: spesso e volentieri queste recensioni sono scritte da account con nomi assurdi, in un italiano grammaticalmente scorretto e per di più sono tutte uguali “Bel posto, grazie”, “Tutto ok, ciao” o “Mangiato bene”. 

Sai benissimo che un cliente se decide di lasciare una recensione lo fa con cognizione di causa dedicando proprio a te pochi minuti del suo preziosissimo tempo. 

Apri il browser, cerca TripAdvisor, iscriviti, fai il login, accetta la privacy, cerca il locale, inventa un titolo, scrivi la tua esperienza,… che lavoro impegnativo scrivere una recensione.

E dopo tutto questo impegno si dovrebbe limitare a scrivere “Bel posto, grazie”?

Qualche recensione di questo tipo può starci, ma cento consecutive anche no. 

Comprare recensioni false è assolutamente controproducente per la tua immagine e credibilità, oltre a poter portare a conseguenze legali. Infatti, comprare recensioni è illegale ed è un’azione trattata a tutti gli effetti come una truffa ai danni dei consumatori e di concorrenza sleale verso gli altri ristoratori.

Ha senso rischiare per delle recensioni false? Direi proprio di no.

Il tempo che spendi a farti venire queste idee malsane, usalo per migliorare il tuo servizio e per chiedere recensioni vere e sincere ai tuoi clienti.

web marketing ristoranti

Se sei in cerca di un servizio che ti possa aiutare anche ad accumulare più recensioni VERE e CERTIFICATE possibili, ti presentiamo Plateform, il gestionale di casa RISTORATORETOP.

2) Fare promesse e non mantenerle

Nel 1997 Jim Carrey interpretava l’avvocato Fletcher Reede, che grazie alle bugie raccontate durante le varie udienze aveva raggiunto un enorme successo. Il suo problema, però, non erano tanto le bugie che raccontava in aula, ma quelle che diceva a casa.

Il tuo rischio è di diventare come Jim Carrey in “Bugiardo, Bugiardo”. Ma non solo come persona, non siamo qui a farti una filippica morale, ma in quanto ristoratore.

Non scrivere nel tuo menù di avere la mozzarella di bufala dell’Himalaya fatta a mano da un tibetano scalzo se non ce l’hai veramente.

Non promettere premi, se non li inserisci veramente nei tuoi concorsi. Questa cosa, inoltre, la sottolineiamo più volte nel nostro corso dedicato al Doppio Dicembre.

Non promettere un Harrier Jet se non sei la Pepsi. 

No, neanche la Pepsi avrebbe dovuto farlo.

Ai clienti non piace essere presi in giro e se vieni additato come bugiardo le conseguenze avranno un effetto domino devastante: recensioni negative, reputazione compromessa, perdita di fiducia nei clienti già fidelizzati e una difficoltà maggiore nell’acquisirne di nuovi. 

Ergo, fai prima a chiudere e a riaprire in un’altra città.

3) Non comunicare la tua Identità Differenziante

Hai impegnato tante risorse e tanto tempo per sviluppare la tua Identità Differenziante e poi finisci con il non comunicarla online? E se la comunichi, perché non lo fai in modo coerente?

Comunicare l’identità differenziante di un ristorante sui social media è fondamentale per attirare clienti e fidelizzare quelli esistenti.

Se non sai di cosa stessimo parlando, l’Identità Differenziante rappresenta il valore più importante della tua attività ed è quella caratteristica che ti differenzia dai competitor spingendo i clienti a scegliere te.

C’è una bella differenza fra il pubblicare una foto di un tuo piatto fatta a caso e il pubblicarne una che rispecchi la tua essenza e il tuo brand. Nel primo caso hai creato un contenuto che, se estrapolato dalle tue pagine social, non è minimamente riconducibile alla tua attività.

Nel secondo caso il tuo brand è subito riconoscibile a colpo d’occhio.

Insomma, comunicare l’Identità Differenziante del tuo ristorante sui social media richiede una combinazione di contenuti interessanti, un’immagine coerente e una personalità autentica.

4) Scrivere muri di testo

La soglia di attenzione sui social è ai minimi storici, la gente legge sempre meno e c’è un motivo se la tipologia di contenuto che sta andando la maggiore sono i video.

Sono informazioni veloci che si acquisiscono passivamente e che non richiedono alcuno sforzo da parte dell’utente se non quello di scrollare col pollice.

Tenendo conto di questo trend, andare a scrivere dei testi prolissi e chilometrici nei post che pubblichi farà scappare a gambe levate i tuoi lettori.

Non tutti sia chiaro: chi ti segue da tempo lo fa perché è attratto da cosa pubblichi e si fermerebbe a leggere anche la Divina Commedia. 

Ma se da un lato i clienti già fidelizzati sono disposti a fare questo sforzo in più, chi invece ancora non ti conosce difficilmente ti concederà più di 5 secondi del suo tempo.

Inoltre c’è da considerare una cosa molto importante: il copywriting

Scrivere è un’arte a tutti gli effetti, se non sai farlo a modo sarebbe meglio non cimentarsi in questa impresa che potrebbe non portare gli effetti sperati (oltre a farti perdere decisamente molto tempo).

In generale, è importante trovare un equilibrio tra la quantità di testo e una presentazione accattivante per massimizzare l’impatto su chi ti segue, magari utilizzando il testo come cornice a una bella grafica o fotografia.

5) Perdere tempo

Con così tante attività da gestire all’interno del ristorante, molti ristoratori come te si trovano a dover scegliere tra dedicare tempo prezioso alla creazione di contenuti sui social media o concentrarsi sulle cose che gli competono maggiormente. Anzi, in molte realtà la gestione dei social viene affidata al cameriere di turno che, solo perché parte della Gen Z, ha acquisito di diritto un master in digital marketing e social management.

Risultato: social che pubblicano una settimana sì e una no, nessuna strategia nella comunicazione, nessun risultato concreto e un dipendente, che dovrebbe svolgere il suo lavoro, impegnato in altre mansioni che non gli competono con conseguente rallentamento nella catena produttiva.

Avrai capito che la creazione di contenuti sui social media è una parte importante della strategia di marketing di qualsiasi ristorante, ma può richiedere molto tempo e risorse per farlo correttamente. 

Ecco perché devi evitare di perdere tempo e risorse inutilmente.

Le soluzioni sono due: 

  • affidarti ad un’agenzia che curi i tuoi contenuti e profili social
  • assumere un social media manager all’interno della tua attività

Noi di RISTORATORETOP possiamo aiutarti nel lungo processo di scelta e formazione di un social media manager.

Nel caso te lo fossi perso, in questo video proponiamo un caso studio proprio sull’inserimento di un marketing manager all’interno di una catena di hamburgerie in forte espansione:

Ristoratore: ecco come e perché ASSUMERE un MARKETING MANAGER | Caso studio Rock Burger

Insomma, quale e quanti di questi errori stai commettendo?

Sei sempre in tempo per correggere il tiro e dare un bel boost al tuo web marketing.

Prima di salutarti vogliamo ricordarti che se hai piacere di confrontarti con più di 11.000 ristoratori puoi entrare gratuitamente nel nostro gruppo Facebook “RistoratoreTop – Il gruppo”.

Crew RISTORATORETOP

#daicazzo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ristoratoretop live

Partecipa alla prima edizione di RISTORATORETOP LIVE e crea, con l'aiuto di un team di professionisti, il TUO Piano Marketing 2025, progettato con un unico scopo: massimizzare i tuoi risultati.

21-22-23 Ottobre 2024 – Bologna

Scopri di più!

COMPILA I CAMPI QUI SOTTO