In due decenni di professione ed insegnamento nel settore enogastronomico, raramente ho trovato un simile livello di competenza applicata e "trasmessa" così correttamente. Come ho visto più volte, questo accade più frequentemente quando a trattare alcune materie siano persone non provenienti dal settore specifico e con una laurea che abbia basi di analisi strutturata, così come Lorenzo Ferrari ha. Lo conosco quasi dall'inizio di questa sua storia, ne ho seguito da lontano il crescere ed affermarsi, ed adesso ne ho avuto modo di vedere un qualcosa che non definirei, né maturità, né affermazione definitiva, né punto di arrivo: direi piuttosto che ho visto una persona che "è" e basta, senza aver bisogno di definire altro. Ho trovato la conferma analogamente "pesante" di Giampaolo, che ha il classico "silenzio dell'efficacia" come sua nota distintiva esattamente come lo ricordavo e, inoltre, ho conosciuto Andrea Langhi che è forse il primo architetto che finalmente non mi ha dato l'impressione di essere uno dei "visionari" che purtroppo, spesso, rimangono ad avere solo quelle e la realtà che lasciano è quasi sempre scarsamente efficace. Ho trovato una struttura, ho avvertito solidità, competenza, sostanza. Ho visto clienti felici di raccontare i risultati ottenuti lavorando con Lorenzo e la sua organizzazione.
Ho visto, insomma, cose vere come raramente mi è capitato.
Ecco perché, convintamente, ripeto:
OGNI POSTO VUOTO AL MEMA E' STATO UNA OCCASIONE PERSA.
Persa per chi non c'era, da non perdere più colpevolmente se ci sarà ancora una sedia senza un nome.
Grazie Lorenzo, grazie Giampaolo, grazie a tutti voi per l'esperienza che ho potuto fare.