Il segreto per acquisire e fidelizzare clienti nella ristorazione NON ti piacerà

Negli anni ’70 un certo Marshall McLuhan, che probabilmente non sapeva neanche cosa fosse un ristorante, disse una cosa che ancora oggi spiega perché il marketing di tantissimi locali non funziona.

“Il medium è il messaggio.”

Confuso e confusa? Stai con me che è molto più profonda di quel che pensi, anche se sembra solamente una frase da filosofo da bar. È la chiave per capire tutto.

Tradotto semplice? Non conta cosa dici, ma chi sei mentre lo dici.

Il mezzo è il messaggio.
Il contenitore influenza il contenuto.
La tua identità condiziona la percezione di ogni parola, offerta o azione che metti là fuori.

Puoi avere il messaggio migliore del mondo, ma se arriva da un soggetto percepito come poco autorevole, non vale niente.

E questa cosa, se fai ristorazione, ti riguarda più di quanto pensi.

Perché tu oggi probabilmente stai comunicando.
Stai facendo post, mail, magari metti dei soldi su Facebook. Magari dici anche cose vere: “Usiamo solo materie prime selezionate”, “Facciamo vivere un’esperienza”, “Qui uniamo la tradizione all’innovazione” e altri frasi totalmente vuote e prive di qualsiasi credibilità, se a pronunciarle non è un media autorevole.

Ma se chi guarda quella comunicazione non ti riconosce come qualcuno di credibile, interessante, unico… allora stai parlando al vento.

Il problema non è cosa stai dicendo e comunicando.

Il problema è chi sei nella testa delle persone mentre lo dici.

Gli stessi messaggi, bocche diverse. Risultati opposti.

Per rendere tutto questo meno “filosofia da università” ti porto 3 esempi semplici, brutali e veri.

Senti uno per strada pronunciare questa frase:

Nel 2030 andremo su Marte”

Se quel qualcuno ha in testa una parrucca rossa ed è vestito da pagliaccio, ridi. Se quel qualcuno è Elon Musk, ti segni la data e inizi a cercare i biglietti.

Stesso messaggio, medium diverso, percezione diversa.
Perché? Perché chi lo dice conta più di cosa dice.

“Sulla pizza metto solo le migliori materie prime”

Se lo dice un pizzaiolo a caso, magari pure bravissimo, ma del tutto sconosciuto, con un logo disegnato su Canva e una pagina con 83 follower, pensi “Sì certo, come no…”

Se lo dice Gabriele Bonci, improvvisamente vuoi assaggiarla. Anche se costa 4,50€ al centimetro quadrato.

Perché? Perché Bonci è un media. Ha costruito un’identità. È riconosciuto. È autorevole. Ha le carte in regola per comunicare in un certo modo. Tu no.

“Nel mio ristorante non vieni a mangiare, ma a vivere un’esperienza”

Se te lo dice il kebabbaro sotto casa, mentre ti allunga il panino gocciolante… Come minimo ti domandi “Scusa maaaaa… di che esperienza parli? Ospedaliera?”

Se lo dice Massimo Bottura, prepari la carta di credito e prenoti con mesi di anticipo.

È sempre la stessa frase. Ma il significato cambia completamente, a seconda di chi la pronuncia.

Ogni messaggio che comunichi, ogni post, ogni frase nel menù, ogni riga nella newsletter, vale solo quanto vale chi lo dice.

E oggi, in un mercato saturo di comunicazione e promesse, l’identità vince sul contenuto. Il brand vince sul post. La percezione vince sulla strategia. Chi sei batte cosa dici 10 a 0.

Il vero segreto per acquisire e fidelizzare clienti (che non ti piacerà)

Ora che abbiamo capito che non conta solo cosa dici, ma chi sei quando lo dici, possiamo arrivare alla parte che ti farà storcere il naso.

Pronto?

Il marketing non funziona se prima non sei qualcuno nella testa dei tuoi clienti.

Punto.

Questo spiega perché ti arrabatti per stare sui social e non ti filano neanche i tuoi famigliari.

Questo spiega perché ogni volta che fai un post su Instagram lo vedono in 32 persone e vi interagiscono in 4.

Questo spiega perché ogni volta che fai pubblicità non funziona come dovrebbe.

E non lo dico per fare il bastian contrario, lo dico perché ogni singolo ristoratore che ha riempito il suo locale non lo ha fatto con una “sponsorizzata magica”, ma perché ha costruito un’identità chiara, riconoscibile e desiderabile.

Chi sei viene prima di cosa fai.

E qui ti tocca fare un esercizio scomodo, ma utile: guardarti da fuori.
Sei uno dei tanti? O sei uno di quelli che “appena leggo il nome, già so cosa aspettarmi”?

Perché nessuna strategia può compensare una percezione debole.
Puoi anche pubblicare 20 post al giorno. Se le persone non hanno una chiara immagine di chi sei, continueranno a ignorarti o peggio, a paragonarti al concorrente che fa gli stessi piatti… ma a metà prezzo.

Ti faccio due esempi che conosci bene.

All’Antico Vinaio.

Apre in ogni luogo in Italia? Code chilometriche.
Non per le focacce. Che sono certo che conosci altri posti dove mangiarle al top. Ma perché nella testa delle persone All’Antico Vinaio / Tommaso Mazzanti / “Bada come la fuma” = brand forte.
Gente in coda per ore, senza bisogno di fare advertising (come ho già dimostrato in questo articolo, non investe praticamente niente in adv sui social network, nonostante la maggior parte dei ristoratori pensi il contrario)

Quando aprì Starbucks Reserve Roastery in Italia, te lo ricordi?

L’abbiamo aspettato come fosse la seconda venuta di Gesù.
E oggi, anche se il caffè costa più di una cena in trattoria, è pieno.
Perché? Perché Starbucks è già qualcosa nella testa delle persone.

Il tuo brand è il tuo marketing.
Il vero messaggio non è quello che dici: è quello che rappresenti.

Se non hai ancora costruito un’identità forte, ogni euro speso in marketing è acqua versata dentro una vasca bucata.

Prima diventi qualcuno, poi fai marketing

Ora magari ti stai chiedendo “Ok, ma allora che diavolo devo fare? Butto tutto e riparto da zero?”

No. Ma è inutile che continui a fare pubblicità se non hai ancora costruito qualcosa di solido da pubblicizzare.

La verità è questa: prima ancora di imparare a fare marketing, devi imparare a diventare un brand.

Devi diventare qualcuno.
Devi occupare uno spazio preciso nella mente delle persone.
Un ristoratore che ha:

  • una personalità riconoscibile
  • una promessa chiara
  • una coerenza tra quello che dice e quello che fa.

Due fasi. In quest’ordine. Sempre.

  1. Costruisci un’Identità Differenziante®.
    Una visione chiara, un posizionamento preciso, un motivo per cui qualcuno dovrebbe scegliere te invece di chiunque altro.
    Senza questo, sei solo l’ennesimo che urla nel vuoto.
  2. Solo dopo impari a fare marketing.
    Ma a quel punto il marketing funziona, perché ha fondamenta.
    Perché non stai più cercando di vendere “una pizza”, ma quella pizza lì, fatta da quella persona lì, in quel locale lì.

 

A Food Marketing Mastery impari a fare esattamente questo.

Non impari “tecniche”.
Non impari “trucchi”.

E lo fai, soprattutto, senza spendere un patrimonio. So che pensi che siano strategie solo per grandi aziende o per chi ha soldi da buttare. E’ vero il contrario! Non è assolutamente così. Non ti servono budget stellari per farcela, ti serve una strategia chiara e una visione ben precisa (e insieme impareremo a strutturarla)

Impari un sistema, testato su migliaia di locali, che ti porta prima a diventare qualcosa di unico e a comunicarlo nel modo più efficace per acquisire clienti veri e a farli tornare.

Perché il problema non è che fai poco marketing.
Il problema è che non sei ancora percepito come qualcuno per cui valga la pena entrare nel locale.

E finché non risolvi questo, tutto il resto, i post, le agenzie, le sponsorizzate, sono solo rumore.

La tua identità è la tua strategia di marketing più forte.

Facciamola semplice: non è il marketing che non funziona. È che non puoi saltare la parte in cui diventi un brand.

Se oggi ti senti frustrato perché:

  • fai post ma nessuno li caga,
  • metti soldi su Meta ma non tornano indietro,
  • il locale va benino ma non decolla…

…non è colpa tua.
È che ti hanno venduto l’ultima parte del percorso, senza farti fare i primi due passi.

Il marketing funziona.
Ma solo se prima sei qualcuno nella testa dei tuoi clienti.

E costruire quell’identità non è magia, non è fortuna, è metodo.
È quello che insegniamo – da 12 anni – a centinaia di ristoratori che oggi sono passati da operatori a imprenditori.
Da locali normali a punti di riferimento.
Da insegne sconosciute a brand desiderati.

E se sei arrivato fin qui, significa che questa cosa ti risuona dentro.

E allora fallo il primo passo. Fallo bene.

Scopri Food Marketing Mastery.
È il corso dal vivo che ti insegna prima a costruire un’identità e poi a fare marketing come si deve.
Niente fuffa. Solo un Sistema pratico, testato e replicabile. Lo hanno già fatto oltre 600 ristoratori in tutta Italia, il prossimo potresti essere tu.

Tra chi ha partecipato c’è chi ha:

👌 Aperto nuovi locali.

👌 Triplicato il fatturato.

👌 Raggiunto i 10M.

👌 Smesso di inseguire i clienti perché adesso li attira.

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Io ti saluto e ti auguro il meglio.

#daicazzo

Lorenzo Ferrari

Founder & Co-Owner

RISTORATORETOP®

5 risposte

  1. Buongiorno
    Ho un resort in Indonesia che ha un buon riscontro ma potrebbe dare più soddisfazioni. Avete una strategia per questo tipo di strutture ?
    Attendo vostro riscontro
    Grazie
    Marco

    1. Ciao Marco, noi lavoriamo prevalentemente per il mercato italiano e con attività di ristorazione. Un resort non è proprio la nostra cup of tea, ma possiamo sentirci e approfondire. Se possiamo esserti utili te lo diremo con la stessa franchezza che useremo per darti una brutta notizia 🙂
      A presto!

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