Io c’ero nel 2012-2013 quando qua era tutta campagna e il marketing era una prateria sterminata. C’ero. E ricordo! Ricordo che il ristoratore medio vedeva il marketing come qualcosa di lontano, esotico, strano e dal quale guardarsi con sospetto. Oggi, 11 anni dopo, non solo il marketing per la ristorazione è divenuto più familiare e concreto, anche grazie a noi di RISTORATORETOP e alla nostra opera di divulgazione, ma è persino diventato imprescindibile. Tanto imprescindibile che molti ristoratori si stanno già affidando ad agenzie web per essere seguiti. E oggi parliamo proprio di loro. Di come si sceglie l’agenzia perfetta per il proprio ristorante, senza incappare in sonore fregature, truffe o truffette. Il mio metodo si basa sul farsi 4 domande. Con le risposte a queste 4 sei praticamente certo di non farti fregare e di trovare il fornitore del tuo cuore.
Bentrovata e bentrovato, qui al microfono c’è sempre il tuo, il vostro, il nostro Lorenzo Ferrari che come sempre sono io.
Prima ancora di parlare di agenzie, parliamo di te che fai il ristoratore. Poi ti fornirò 4 domande essenziali per capire se hai a che fare con un professionista o con un fuffaro, ma nel mentre, Voglio infatti fare due premesse
PREMESSA#1 | Fai sì che sia impossibile prenderti per il culo
Guarda quando si tratta di gestire il marketing, che nel sentire comune si tratta di gestire i social, cosa sbagliatissima ma non c’ho voglia di aprire quel capitolo, «Ho visto cose che voi umani…»
- Tariffa «all inclusive» per la gestione dei social e le sponsorizzate;
- Il Grafico che sa fare solo Grafica e trova il modo di trasformare ogni vostra richiesta in Grafica;
- Lo smanettone di siti web che punta tutto sulla SEO perché è l’unica cosa che sa fare;
- Il «cugggino» che «sa di internet» e si propone per promuovere sé stesso con i vostri soldi.
- Ecc. ecc.
Sono una persona parecchio causativa, credo che tutto ciò che mi accade sia la risultante di ciò che faccio o non faccio. Consiglio a voi di fare altrettanto, non perché sia vero, ma perché si vive meglio.
Quindi la prima cosa per gestire che vi gestisce il marketing SENZA farvi fregare è semplicissima: fare i compiti.
Un vecchio saggio diceva che è impossibile truffare un uomo onesto. Io rilancio:
è impossibile truffare un esperto!
Quindi:
- Studia il marketing, approfondisci e sii curioso;
- Se non capisci, fai domande;
- Usa il buon senso, l’arma definitiva contro qualsiasi tentativo truffaldino.
- In generale, appassionati della materia e fatela vostra. Sarà molto più difficile farti prendere in giro!
PREMESSA #2 Chiedi report con i numeri che contano
Il marketing non deve rimanere teorico, astratto e etereo. Deve diventare concreto. E cosa c’è di più concreto di un bel report con su scritto dei DATI?
«Beh Lorenzo, questi li chiedo già… Ogni mese mi mandano un report con l’andamento delle campagne…»
Scommetto che ti mandano report con:
- CTR;
- Engagement;
- Copertura;
- Like su Facebook, commenti e condivisioni;
- Follower su Instagram;
- Visite al sito web;
- Durata sessione media sul sito;
- I dati demografici di chi ti segue sui social;
- Ecc. ecc.
Tutti dati che… NON SERVONO A NIENTE!
Non ci credete? Domandatevi: «Come faccio a prendere decisioni per il mio locale basandomi su quelle metriche?»
La realtà è che non potete. Perché quelli sono tutti dati che vanno sotto al cappello delle metriche di vanità.
Cioè metriche con le quali “vantarsi” a cena con persone che non se ne intendono, crogiolarsi dei 200.000 follower su TikTok e fare il gradasso con amici e parenti, ma di certo non numeri che vi aiutano a prendere decisioni.
Quei dati sono servono all’agenzia per ottimizzare le campagne, per controllare meglio il proprio lavoro, per migliorarsi, ed è importantissimo che loro le misurino, ma voi, che ve ne fate?
PROBLEMA: i dati che servono a chi vi gestisce il marketing sono completamente diversi da quelli che servono a voi.
Voi, come imprenditori, dovete pretendere che le persone che ti seguono il marketing vi parlino di dati quali:
- Numero coperti serviti;
- IMO;
- Spesa media per coperto;
- CAC e CACO;
- ROAS;
- Ecc. ecc.
Bene, fatte le dovute premessa, come si sceglie questa benedetta agenzia senza cadere vittima di truffoni grandi come una casa?
Ci sono 4 domande che non ti mettono al riparo al 100% da fregature, quello è sempre impossibile, ma ti fanno stare dalla parte della sicurezza e delle serenità. Non seguirle a tuo rischio e pericolo!
Prima domanda: “Questa agenzia, in quale area specifica del business ha dimostrato, con i fatti, di saperne più di me?”
Affidarsi a un’agenzia significa scegliere un partner che sia specialista in un’area specifica del tuo business, e che possa davvero portare valore aggiunto. È fondamentale chiedersi: questa agenzia conosce davvero il mio settore o è semplicemente un’agenzia generalista che “si adatta” alle necessità del cliente?
Non basta essere esperti di marketing. Serve un’agenzia che capisca i meccanismi della ristorazione, le dinamiche dei clienti del settore e le sfide specifiche di un ristorante. Un’agenzia generalista, per quanto brava, potrebbe non avere il know-how per rispondere alle tue esigenze uniche.
Ad esempio, RistoratoreTOP si dedica esclusivamente al marketing per la ristorazione. Non lavoriamo con negozi di scarpe o aziende di bulloni. E questa verticalità ci permette di portare soluzioni specifiche, basate su anni di esperienza e casi studio. Allo stesso modo, chiediti se l’agenzia che stai valutando ha questa specializzazione o se sta solo “improvvisando”.
Seconda domanda: “Da quanto tempo fa questo mestiere?”
La durata dell’attività è un fattore cruciale per capire se un’agenzia ha avuto modo di costruire solide competenze. Da quanto tempo è sul mercato? Questo dato può darti un’indicazione sulla capacità dell’agenzia di resistere alle sfide del settore e di innovare continuamente.
Un’agenzia con anni di esperienza ha affrontato decine, se non centinaia, di sfide diverse. Ha imparato cosa funziona e cosa no. È sopravvissuta a cambiamenti di mercato, algoritmi e trend. Noi di RistoratoreTOP, ad esempio, operiamo dal 2013 e abbiamo dedicato i primi anni esclusivamente a studiare e diventare i migliori in ciò che facciamo. Non ci siamo concentrati solo sul fatturato, ma sulla creazione di un know-how unico nel marketing per la ristorazione.
Allo stesso tempo, attenzione: un’agenzia nuova sul mercato potrebbe avere idee fresche, ma manca ancora di dati reali per dimostrare che funzionano. Verifica sempre quanto è radicata e consolidata l’esperienza dell’agenzia.
Terza domanda: “Quanti e quali brand di successo simili al mio ha nel suo portfolio?”
Un portfolio parla più di mille parole. Non ti basta sapere che un’agenzia ha lavorato con tanti clienti, ma devi capire quali clienti ha seguito e quali risultati ha portato per aziende simili alla tua.
Un’agenzia con esperienza specifica nel tuo settore ha già affrontato sfide come le tue. Ha sviluppato strategie per ristoranti con la tua fascia di prezzo, il tuo posizionamento o il tuo stile. Questo la rende più adatta a capire le tue esigenze e a offrirti soluzioni concrete.
Noi di RistoratoreTOP abbiamo lavorato con centinaia di ristoranti, bar, pizzerie e locali, dal piccolo indipendente alle grandi catene. Le nostre case history sono accessibili sul nostro sito, perché crediamo nella trasparenza. Quando valuti un’agenzia, chiediti: questa agenzia ha già dimostrato di saper risolvere i miei problemi per attività simili alla mia?
Quarta domanda: “Che numeri, dati, fatti, casi studio di attività simili alle vostre ha per le cose che dice di saper fare?”
Non lasciarti incantare dai risultati dell’agenzia nel suo settore. Il fatto che un’agenzia guadagni milioni o abbia grande visibilità dice poco sulla sua capacità di aiutarti nel tuo business. Quello che conta sono i risultati che ha portato ai clienti.
Chiedi sempre casi studio, dati, numeri. Non limitarti a “ci dicono di essere bravi” oppure “una persona che conosco mi ha detto che sono forti”
Pretendi prove concrete. Se hanno lavorato con ristoranti, quali risultati hanno ottenuto? Hanno aumentato i coperti? Il fatturato? La marginalità? Hanno portato nuovi clienti o fidelizzato quelli esistenti?
Un’agenzia valida non avrà problemi a mostrarti numeri reali, dati concreti e testimonianze di clienti soddisfatti. È su quello che devi basarti, non su promesse vaghe o slogan. E ricorda: i dati non mentono.
Poi, altre domande bonus che dovresti considerare:
- Ti sta simpatica? Suona con te? Il fornitore giusto è un fornitore che hai piacere di sentire.
- Sono precisi e sul pezzo? O sei sempre in rincorsa?
- Che impressione ti hanno fatto? Sono credibili? Autorevoli? Puntuali?
Sono parametri che possono sembrare scontati, ma non lo sono affatto. Un partner che ti segue un’area strategica e fondamentale come il marketing non dovrebbe essere un partner che non ti ispira fiducia, che non “suona” e “vibra” con te e che non hai piacere di sentire. Perché dovrai sentirlo, eccome se dovrai sentirlo.
Quindi armati di buona pazienza, passa in rassegna più fornitori, “testali” e misurali con le 4 domande che ti ho fornito e gli altri parametri e buona ricerca.